Anche il Governo regionale lo commemora.
Perriera ha fondato e diretto la scuola di teatro Teate’s di Palermo. edra stato tra i fondatori del gruppo ’63. Dal 1994 ha diretto la collana di teatro della casa editrice Sellerio.
Lo scrittore, considerato il drammaturgo dell’anima, se n’e’ andato dopo una lunga malattia che lo aveva allontanato dal teatro.
La figlia Giuditta: ”Se n’e’ andato il mio immenso amore. Ke buio”.
Dunque la Palermo culturale, quella degli artisti e dei poeti, ma non solo quella…tutta l’Anima di Palermo, da oggi è più sola.
“Sarà difficile scacciare dalla memoria – scrive Mario Di Caro su Repubblica – un’immagine forte come quella dei “Pavoni” che, inquietanti, invadevano lentamente il palcoscenico del teatro Biondo di Palermo. Quella minaccia silenziosa del nuovo, e superficiale, che avanza, era l’ennesima testimonianza di modernità di Michele Perriera, lo scrittore e drammaturgo palermitano scomparso dopo una lunga malattia”.
Ma era lui stesso, Michele Perriera, a definirsi orwelliano, in grado di metter uno specchio, reale e veritiero, per nulla ipocrita o ruffiano, di fronte lo spettatore ( o il lettore) per farlo interfacciare con le sue emozioni, le sue paure, le sue angosce.
Una vita per il Teatro, per la Scrittura dal Gruppo 63 al premio Pirandello vinto nell’87, poi la spertimentazione della compagnia teatrale, Teatès – il suo Teatro – e nel 2001, Einaidi lo consacra ne la “Storia del teatro” .
Perriera è stato uno che , decidendo di rimanere a Palermo, ben sapendo che la “critica” gli sarebbe stata contro, ha confermato il suo carattere ed il suo modo di vivere nel segno di un’originalità costante, mai conformista, portatore di un travaglio interiore e psicanalitico , ed ha rifondato il “Teatro Palermitano”
Ha vissuto quarant’anni e più anni di dedizione al teatro a Palermo quasi da “ospite”, “qualche volta ho pensato di fuggire, per il silenzio degli addetti ai lavori – disse in un’intervista a proposito dei momenti bui vissuti – Mi ha ferito l’assenza di una solidarietà critica. Ma ho sempre deciso di restare. Ho trovato più esaltante scrivere e fare teatro in un contesto difficile”.
Ora è andato via….e siamo tutti più soli..
Dalle Istituzioni:
“La scomparsa di Perriera – affermano Lombardo, Armao e Strano in una nota – lascia un vuoto nel mondo della cultura siciliana. Siamo, comunque, certi che le numerose generazioni di giovani artisti che, in questi anni, tanto hanno imparato da Perriera sapranno proseguire il lavoro, sulla strada tracciata dal loro maestro”.
L’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, sottolinea “la perdita per la regione di un intellettuale puro, insinuatore del dubbio, ma anche ispiratore di sogni e di desiderio di bellezza, oltre che attento inquisitore di ritardi, arroganza, malcostume dovunque questi emergessero.
la foto di Michele Perriera utilizzata è stata scattata da Palazzotto.
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