Condannato a tre anni per peculato e appropriazione indebita, Massimo Lo Schiavo, attuale sindaco di Santa Marina di Salina.
La sentenza di primo è stata emessa dal tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, per la vicenda che risale al giugno 2013.
«Sono dispiaciuto per l’esito del giudizio – dice Lo Schiavo – ora attendiamo la pubblicazione delle motivazioni e faremo senz’altro appello. Con serenità confido nella giustizia».
Nel frattempo, Lo Schiavo è stato interdetto dai pubblici uffici e dovrà lasciare la carica al vice Domenico Arabia, in attesa di nuove elezioni che potrebbero tenersi nella prossima primavera insieme a quelle di Lipari.
Lo Schiavo è stato ritenuto responsabile e quindi all’epoca è finito anche ai domiciliari, di aver sottratto circa 37 mila euro che aveva ottenuto dalle anziane sorelle Patini, due signorine di Salina maestre elementari ricoverate in una casa di riposo a Valdichiesa. Su loro richiesta gli agenti della polizia municipale e il sindaco Lo Schiavo si recarono nell’abitazione, occupandosi dei loro beni. In casa trovarono 36.890,78 euro, 212 dollari australiani e 180 dollari americani. Soldi e chiavi furono chiusi in due buste con apposito verbale e consegnate al sindaco di Santa Marina.
Alla morte delle sorelle, l’amministratore di sostegno, Riccardo Gullo, sindaco del Comune di Leni, presentandosi in comune chiese la consegna del denaro che era stato dato in custodia al sindaco. Lo Schiavo riferì di avere tenuto le buste nel suo appartamento ma che queste furono smarrite a causa di un trasloco. Giustificazione che vacillò quando i carabinieri, dopo una perquisizione trovarono le due buste aperte e vuote, e oltre 12 mila euro in contanti di moneta straniera, che portarono il Lo Schiavo agli arresti domiciliari. Sostenne anche che i contati trovati non ammontavano a 37 mila euro ma molto di meno, 20/25 mila.
Già allora, nel corso dell’indagine, si presunse che il Lo Schiavo avesse usato le somme prese in custodia per altri fini.
In un secondo momento, Lo Schiavo consegnò 6 mila euro in contanti all’amministratore di sostegno.
A causa dell’ordinanza con cui era stata disposta la misura cautelare agli arresti domiciliari, venne sospeso dalla carica di sindaco. Dopo la revoca dei domiciliari Lo Schiavo riprese a guidare il Comune di Santa Marina. Ora la condanna e la decadenza.
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