il comunicato stampa
Prima gli interessi personali poi il futuro dei siciliani!
Possiamo così sintetizzare la frenetica vita politica che nelle ultime ore sta investendo l’intera compagine che sostiene il Presidente Crocetta, mettendo a dura prova la tenuta del suo esecutivo, al punto da non poter più apparentemente contare su una maggioranza numerica per governare, ma lo stesso governatore, da politico navigato che è, sa che l’attuale legislatura costituita per l’80 % da nuove leve non gli voterà una sfiducia per un ritorno anticipato alle urne. Se così fosse, tutti metterebbero in forse la propria permanenza a Palazzo dei Normanni come parlamentari della Regione Siciliana a vantaggio di un nuovo governo e una nuova classe politica, che per buona parte non li annovererebbe tra le file. Allora meglio agonizzare, andare avanti alla giornata senza arte ne parte, mantenendo nella disperazione e in regime di sudditanza migliaia di famiglie siciliane con i loro problemi e le loro emergenze sociali .
Questa premessa deve essere da monito per far capire e comprendere ai tanti, che bisogna Agire e Mobilitare tutto e tutti prima che sia troppo tardi, ancorando ogni possibile ragionamento e procedura alle disposizioni di legge a regime, consapevoli che queste non sono sufficienti a riscontrare la stabilizzazione a tempo indeterminato dell’intera platea dei soggetti interessati ma al contempo non possono fungere nemmeno da alibi per le Amministrazioni che si limiterebbero, per l’ennesima volta, ad affermare frasi fatte “tutti o nessuno”!
Troppo semplice .
Le amministrazioni locali sono oggi chiamate a giocare un ruolo importante nel determinare le condizioni per una soluzione che và ricercata prima in ambito locale, ottemperando agli adempimenti di cui all’art 4 commi 6 e 9 della legge 125/2013, accertando le economie e programmando le assunzioni possibili, dopo assumendo una posizione unitaria e forte sul piano politico nei confronti del governo regionale e nazionale che deve intervenire nella prossima legge finanziaria e dare una risposta definitiva a questa vergogna tutta siciliana, rendendo giustizia a migliaia di lavoratori che con serietà e impegno hanno e continuano a garantire da oltre venti e più anni l’erogazione di servizi essenziali alle comunità presso cui prestano servizio.
Non accettiamo scorciatoie e soluzioni fai da te prive di qualunque fondamento normativo!
Il precariato enti locali per quanto ci riguarda deve essere inserito subito come priorità nell’agenda dei Sindaci, degli stessi rappresentanti ANCI, della Deputazione Regionale e Nazionale, di tutte le Organizzazioni Sindacali, del Governo Renzi .
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, abbiamo le idee chiare di cosa vogliamo, come intendiamo procedere e i termini entro cui agire, senza con questo voler addebitare ad altri un disinteresse che ad oggi non è stato smentito .
Un ruolo importante nella vertenza precari enti locali lo rivestono le RSU elette presso le varie amministrazioni locali, RSU intese come soggetto autonomo e vera espressione del personale dipendente dell’Ente, svincolato dalle appartenenze, nessuna prevaricazione, nessuna prima donna, nessuna sigla ( MGL, CGIL, UIL, CISL, UGL, USB, DICCAP, COBAS, etc), agire nel solo ed esclusivo interesse dei lavoratori interessati estromettendo le interferenze esterne intente a viziare nella forma e nei contenuti l’operato.
Credo che in questa direzione si può andare, si deve andare e si deve fare tanto, bandendo ogni procedura fittizia e di sola facciata, entrando nel merito e nella sostanza delle cose. Prima su tutto dobbiamo accertare e quantificare alla luce della nuova legge di conversione del decreto 90/2014 (c.d. riforma della pubblica amministrazione) le reali economie dell’Ente che determinano le possibili assunzioni a tempo indeterminato nella programmazione del piano triennale del fabbisogno personale .
Come Segreteria MGL Regione e Autonomie Locali riteniamo quanto mai opportuno scadenzare il percorso intrapreso al fine di riscontrare l’operato delle amministrazioni in ordine agli adempimenti di cui all’art 4 commi 6 e 9 della legge 125/2013, all’insegna di una fattiva collaborazione e comune interesse a dare soluzione al problema. A tal uopo annunciamo la convocazione di un
Forum Regionale sul Precariato Martedì 21 Ottobre 2014 PALERMO
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