I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo hanno eseguito 24 misure cautelari di cui 4 custodie cautelari in carcere, 12 arresti domiciliari e 8 obblighi di dimora.
Non solo, perchè sarebbe anche stato scoperto un vero e proprio sistema clientelare in grande stile con pubblici ufficiali in servizio presso l’Ispettorato provinciale dell’agricoltura di Palermo, che avrebbero favorito alcune pratiche di finanziamento
Coinvolti nell’inchiesta funzionari della Regione Sicilia e imprenditori accusati a vario titolo di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, falso in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio, soppressione e occultamento di atti pubblici. (QUESTA LA NOTA ANSA).
Quindi è di sedici persone arrestate e di altre otto sottoposte all’obbligo di dimora il bilancio del blitz della Finanza, che questa mattina all’alba ha fatto scattare a Palermo una maxi operazione su una presunta truffa sui fondi agricoli, perpetrata a danno dell’Unione europea.
Si tratta, in particolare, di fondi nel campo dell’agricoltura relativi al Programma di sviluppo rurale Sicilia per gli anni 2007/2013 e 2014/2020 che ruotano intorno all’Ipa, l’ispettorato provinciale dell’Agricoltura della Regione Siciliana.
Coinvolti nell’inchiesta funzionari dell’assessorato regionale all’Agricoltura e imprenditori accusati a vario titolo di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, falso in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio, soppressione e occultamento di atti pubblici.
Una vera e propria organizzazione dedita al malaffare quella scoperchiata dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, che hanno anche sequestrato quattordici aziende.
Gli arrestati avrebbero truffato l’Ue accaparrandosi fondi per 12,5 milioni di euro e sarebbero stati pronti a incassare altri 3,5 milioni del Piano di Sviluppo rurale dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
In carcere sono finiti 3 imprenditori un funzionario dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Palermo. Ai domiciliari è stato posto un dirigente del Dipartimento Regionale Agricoltura ed ex ispettore capo dell’Ispettorato, ed il componente dell’Ufficio di gabinetto dell’assessore regionale all’Agricoltura ed ex sindaco di San Cipirello.
Arrestati e posti ai domiciliari anche un tecnico progettista, una donna ritenuta prestanome, un intermediario all’estero, rappresentanti legali di alcune aziende, imprenditori agricoli di cui uno rappresentante di un Consorzio agrario palermitano e poi in servizio presso l’Ispettorato dell’agricoltura di Palermo, ed ancora due ingegneri.
Si stanno analizzando i legami tra questa consorteria ed i “piani alti” della politica regionale.
Disposto, inoltre, l’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria per altri otto tra funzionari pubblici e imprenditori coinvolti nell’inchiesta: si tratta di funzionari e dirigenti dell’Ipa di Palermo, del Suap del comune di San Cipirello, un agronomo di Marineo, e di un dirigente dell’Ufficio intercomunale dell’agricoltura “Basse Madonie”.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis.
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