“30 Ore per la Scuola” – Tra polemiche e discussioni, a Brolo, se ne parlerà giovedi 30 luglio

Articolazione tempo scuola: orario scolastico. Se ne parlerà alle 18:30 di giovedì prossimo presso i locali della Scuola Secondaria di Brolo, in  via Libertà, dove è stata convocata l’assemblea dei genitori della scuola secondaria di Brolo – classi a tempo normale ( 3A-1B-2B-3B-1C-2C-3C ) e di Ficarra , per discutere dell’articolazione dell’orario delle lezioni per l’anno scolastico 2015/16. Un incontro atteso, anche dopo il dibattito in corso, tra post di facebook, puntualizzazioni, chiarimenti, prese di posizioni, piccoli forum  di questi giorni, ma sopratutto dopo l’ultimo incontro tra genitori e dirigente scolastica.

“La politica non deve entrare nella scuola” ha affermato Irene Ricciardello, componete quale mamma del consiglio d’istituto e sindaco del paese, “sono pronta a dimettermi da quest’organismo – ha detto la stessa – per evitare speculazioni e illazioni sui servizi di supporto alla scuola che l’amministrazione pianifica”. E poi chiarisce: “la mensa scolastica, che inopportunamente, diventa in questo dibattito oggetto di illazioni, polemiche, discussioni, è una cosa certa. Quest’anno si effettuerà regolarmente, e sarà, al bisogno, estesa anche eventualmente a quei ragazzi del tempo prolungato, come già fatto lo scorso anno”.

Dunque un clima teso quello che precede quest’incontro\assemblea, ora resosi necessario dopo quello, con tanto di fumata nera, dei giorni passati, dove – momentaneamente – non è passata la tesi del dirigente scolastico in tema di orario di lezioni.

Un incontro che forse qualcuno non “riteneva opportuno”, dove nel dibattito, tra i post, fa capolino anche il “comitato dei genitori delle contrade”;

Dove in tanti cercano ruoli, spazi, diritti, impegno, voce.

Un confronto caratterizzato dalle prese di posizioni, dalle argomentazioni più o meno dotte, alcune anche scantonanti, ma pur sempre opinioni, da sfaccettature social-politiche che poco c’entrano con la didattica e la scuola.

Un incontro, ma è sempre opportuno rammentare, che deve aver al centro i “ragazzi”, i loro diritti, le loro aspettative, anche quelle che concernono la sana gestione del loro tempo libero, di fare sport, di fare altre attività, e che potrebbe aprire il dibattito sulle opportunità di una scuola a tempo pieno … altro che a tempo prolungato, mentre c’è – qualche genitore – che non esclude di trasferire i propri figli nella vicina scuola di Gliaca.

Ma andiamo per ordine, facendo anche una breve cronistoria di quanto accaduto.

In queste righe, poniamo l’accento sugli orari delle lezioni future degli alunni delle scuole medie  del circolo didattico brolese.

Sarà oggetto di un dibattito-confronto, il prossimo giovedì, ma è opportuno dire che dalle discussioni emerse, dai post letti, dalle dichiarazioni sentite,  troppo spesso – queste, ma fortunatamente non tutte  – non tengono conto delle reali esigenze degli studenti, dimenticando che i maggiori “fruitori” sono bambini e adolescenti, – e poi anche le famiglie – che dovrebbero avere  giusti spazi e tempi per lo studio, il gioco e gli affetti.

“Trattenerli” sui banchi di scuola, tra rientri e poi i compiti a casa, significa mettere in secondo piano le loro reali esigenze sia di apprendimento che ludico sportive”. E quidni sorge spontanea la domanda: Un sabato libero alla fine a chi giova maggiormente? Ai nostri figli? Ai docenti? Alle famiglie?

Partendo da qui rammentiamo che nell’ultimo incontro, la settimana scorsa, svoltosi a Brolo, dopo aver parlato delle problematiche relativa ai vari plessi si e arrivavi a discutere della scelta delle 30 ore alla scuola secondaria di Brolo.

Per la dirigente – Maria Ricciardello – “è bene procedere con l’assetto del precedente anno scolastico, cioè fare tre rientri di due ore nel corso del  quadrimestre e due rientri nel secondo quadrimestre”

In alternativa, non volendo fare tre rientri la stessa dirigente aveva proposto in quella sede di fare sempre due rientri e il venerdì uscire alle ore 14 – anzichè le 13 – cosi da rispettare il monte ore di 30 ore complessive.

I genitori di Brolo presenti (4 su 4) fanno notare che tale modalità non era stata gradita già lo scorso anno, annoverano una serie di problematiche, e formulano una controproposta.

Ore 8/14 dal lunedì al venerdì.

Qui – forse in maniera non perfettamente opportuna – si innesta il problema mensa.

Anche se è bene puntualizzarlo la problematica non è legata ai pasti ma al personale docente per la vigilanza,  che a quanto pare non intende più fare del volontariato o essere sottopagato. E poi – dicono i genitori supportati da qualche docente –   i ragazzini non potrebbero svolgere altre attività perchè gravati di tre rientri (che non avevano scelto al momento dell’iscrizioni).

Del resto questo tempo prolungato è cosa ben diversa del tempo pieno.

I genitori, alzando anche il tono della voce, dichiarano che sono portavoce della grande maggioranza dei genitori.

La dirigente dal suo canto evidenzia – a muso duro –  che questa scelta non si può neanche prendere in considerazione; la proposta non è all’ordine del giorno; l’unica proposta è la sua pertanto se i genitori vogliono chiudere la questione la accettano altrimenti questo punto si rinvia a settembre.

Tra i genitori – in quel contesto – “non allineati” anche Irene Ricciardello – che – questa volta – parlando da amministratrice fa presente tutta una serie di problematiche legate anche ai tempi tecnici per l’avvio dell’eventuale mensa, quindi evidenzia l’opportunità di dover prendere una decisione in fretta e concretamente, senza perdere tempo, ricordando anche ai presenti  che essendo il comune in dissesto non può, come qualcuno suggeriva, conteggiare pasti in abbondanza anche perchè  non sarebbe una procedura corretta.

Irene Ricciardello,  parlando come madre, esorta gli organismi scolastici ad attuare un comportamento più democratico, di ascolto nei confronti delle esigenze delle famiglie.

Per la dirigente si potrebbe percorre – dice in quella sede, invogliando tutti ad accettare la sua proposta – la strada di adottarla  almeno fino a dicembre così poi, al rinnovo del consiglio d’istituto, sarebbero i nuovi genitori eletti a decidere [su questo argomento cogliamo la puntualizzazione della stessa dirigente che evidenzia che “non ho mai proposto alcuna sperimentazione: probabilmente l’articolo si riferisce alla proposta di una docente in merito all’orario 8,00/14,00 da sperimentare fino a dicembre. Mi sono opposta perché non era un’opzione conosciuta dai genitori al momento dell’iscrizione”.- nrd].

Una opzione non accettata dai genitori attualmente eletti, e mentre i toni si inasprivano ecco emergere la tesi di ascoltare la “voce” di  tutti i genitori in assemblea.

Da questi fatti alla convocazione dell’assemblea di giovedì i tempi sono stati brevi, anche se in tanti hanno evidenziato che l’organo supremo in merito all’organizzazione dell’orario scolastico è il consiglio d’istituto e che il dirigente può solo fare proposte. (testo unico 297/94, parte i art. 10).

Cosa non da poco – e che pesa sulla bilancia del dibattito – che anche molti docenti sono concordi con la nuova organizzazione oraria.

Ovviamente c’è caos e confusione.

[Per la cronca evidenziamo che la stessa dirigente ha puntualizzato dopo aver letto il servzio:Non c’è uno scontro all’interno dl Cdi ma diversità di vedute che richiedono un confronto diretto con i genitori. Faccio finta di non capire le frecciatine e i sottintesi , e rassicuro tutti che nessun muso duro , solo la consapevolezza di agire con trasparenza e correttezza , nel rispetto delle scelte dei genitori e delle esigenze degli alunni. Conto sulla presenza di tutti i genitori per una scelta condivisa e per chiarire le competenze del dirigente e del cdi in tema di orario scolastico -ndr].

Opportuna e chiara quindi, la puntualizzazione del dirigente scolastico sul problema, fatta con un post su facebook.

“Sono stata chiamata da tantissimi genitori, confusi dalle notizie che circolano sui social network a proposito della mensa scolastica .

In premessa desidero chiarire il perché dell’assemblea dei genitori del prossimo 30 luglio, ricordando a tutti che nel tempo normale l’orario obbligatorio minimo é di 30 ore, ore di 60 minuti .

Nel consiglio d’istituto dello scorso 10 luglio, durante la discussione sull’articolazione dell’orario scolastico, punto posto all’ordine del giorno, per decidere in merito ai rientri pomeridiani

– tre nel primo quadrimestre

– due nel secondo,

come nell’anno appena concluso, oppure

– due rientri per tutto l’ anno e una programmazione flessibile della trentesima ora, del tipo la sesta ora un giorno la settimana o le ore di approfondimento (in totale 33 ore in un anno) concentrate in due periodi nel corso del primo e del secondo quadrimestre,

é emerso quanto segue:

i genitori presenti hanno proposto di effettuare orario unico, 8.00/14.00, affermando che tale proposta rispecchiava il volere dei genitori.

Irene Ricciardello, presente in qualità di genitore, chiariva con forza che non sussistevano problemi di mensa , ma che la stessa sosteneva l ‘orario 8.00/14.00 solo perché gradito dai genitori tant’é che il presidente del comitato, sig.ra Ceraolo , era andata al comune chiedendo se fosse possibile effettuare tale orario vista la richiesta dei genitori.

Mi sono opposta con determinazione alla proposta per vari motivi :

– troppo pesante per gli alunni e per i docenti

– improponibile per gli alunni che vivono nelle contrade;

– non esistono materie leggere da far fare durante la sesta ora, anche se considerassimo Scienze motorie una materia leggera, ci sono 9 classi e un solo docente;

– non conosco studi o ricerche che avvalorino tale organizzazione oraria per migliorare gli apprendimenti;

– non ritengo che Brolo rappresenti una realtá anomala rispetto alla realtà scolastica del territorio che non presenta orari di questo tipo;

– nessun genitore ha avanzato, per quanto mi concerne, richieste di questo tipo ;

– ritengo che i tempi educativi debbano essere distesi e la scuola aperta il più possibile;

– con 30 ore di lezioni settimanali siamo al minimo, al servizio pubblico essenziale, altro che parcheggio o baby sitter.

Per i motivi sopra esposti ho chiesto al presidente del consiglio di rinviare il punto all’ordine del giorno e di sentire, prima di pensare di cambiare l ‘orario, tutti i genitori.

Genitori che quando hanno scritto i figli hanno accettato un orario articolato con rientri pomeridiani, come si evince dal Pof .

Detto questo mi corre l’ obbligo precisare che il sindaco anche nei giorni seguenti ha ribadito di non avere problemi ad assicurare il servizio mensa e tutti i componenti del Consiglio d ‘Istituto hanno accettato di buon grado l’assemblea dei genitori.

Per quanto mi riguarda si tratta solo di una questione educativa, nessuna questione personale o di principio: accetterò con molta tranquillità la volontà dei genitori che potrà emergere solo dal confronto e dal volere della maggioranza.

Sgombriamo però il campo dalle informazioni non veritiere: non può esserci la seconda ricreazione compresa nell ‘orario scolastico, eventualmente, se questa dovesse essere la volontà dei genitori, si uscirà alle 14,15 .

In conclusione i genitori sono chiamati a scegliere tra due opzioni:

– settimana corta con orario articolato con due rientri pomeridiani;

– settimana corta con orario continuato 8,00/ 14,00.

Tra i commenti, tanti, su facebook leggiamo:

Beatrice.

Cara Dirigente condivido in pieno il tuo pensiero. ..sono anch’io un genitore e posso affermare che nè io nè tanti altri genitori hanno avuto incontri per cambiare l’orario scolastico. .perché per noi è assodato l’orario che abbiamo scelto al momento dell’iscrizione. … per molti di noi. .e credo per la maggior parte. ..è impensabile proporre tale orario…

Laura.

Io non credo, Maria, che il Consiglio d’ Istituto possa stravolgere, se non con debita e condivisa motivazione, quanto deciso dai genitori all’atto dell’ iscrizione.

 

Michelangelo.

Solo a Brolo la mensa, problema squisitamente(!) educativo che va affrontato dagli organi collegiali della scuola (mensa SCOLASTICA), diventa un problema politico, discusso nei social network e nei bar.

Spero che, per risolverlo, non vengano chiamati anche i sindaci del territorio con le fasce tricolori!!!

 

Antonella.

Scusate anche se il problema quest’anno non mi tocca, perché mia figlia é uscita dalle medie e l’altro é ancora in quinta elementare vorrei lo stesso esprimere un mio parere basato sull’esperienza dello scorso anno.

Tre rientri nel primo quadrimestre sono veramente pesanti, parliamo di ragazzi di scuola media che quando rientrano hanno un bel fardello di compiti assegnati da svolgere… e non si tratta di letturine come succede alle scuole elementari ma di parafrasi, espressioni, problemi, disegno tecnico e artistico etcc… capirete che uscendo alle 16 e parliamo soprattutto dei ragazzi delle contrade che arrivano alle 17 a casa, non é cosa da poco… vi garantisco che per chi ha voglia di studiare e vuole approfondire ogni singola materia non spegnerà la lampada della scrivania prima delle ore 24:00; ecco perché si era parlato di formulare un orario diverso, tra l’altro due dei tre rientri erano consecutivi… e non parliamo poi se i ragazzi hanno altri interessi formativi extra scolastici come musica o sport .

 

Franca.

Trovo assolutamente assurdo e inconcepibile dal punto di vista didattico ed ancor prima umano un orario del genere per gli alunni delle scuole medie.

Appena ho appreso la notizia ho immediatamente contattato la mia Dirigente che oltre a confermarmi mi ha detto che tale proposta è avvenuta in Consiglio da parte dei genitori presenti.

La Preside sin da subito ha ritenuto inaccettabile tale proposta per svariati motivi ed in maniera molto saggia ha rinviato il consiglio riservandosi di convocare a breve un’assemblea con i genitori.

Tengo a precisare che la Preside mi ha anche detto che il Sindaco ha voluto chiarire che non si tratta di una questione di mensa, ed io voglio crederci, ma mi sorge spontanea una domanda, se non per questo motivo qual è la vera motivazione di tale proposta?

Fiduciosa attendo risposta!

 

Sul fronte del dibattito anche il Comitato Genitori che afferma

Gradirei ricordare a chiunque che il comitato genitori NON È UNA ASSOCIAZIONE POLITICA, È UNA SPECIE DI SINDACATO DEI GENITORI TUTELATO DALLA LEGGE NEGLI ARTICOLI RIGUARDANTI LE ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE.

Detto ciò solo su invito del presidente del consiglio d’istituto, il comitato potrebbe presenziare una loro riunione , in 2 anni da presidente non é mai successo.

Quando siamo stati intervistati in merito all’orario abbiamo risposto che trovare un orario unanime per noi era impossibile, sebbene fosse importante vagliare altre opzioni che non comprendessero tre rientri.

Quest’anno avete la possibilità cari genitori di scegliere.

Ci stiamo documentando per darvi una informazione corretta a 360 gradi, al fine di garantire la libertà della vostra scelta.

IL COMITATO GENITORI TUTELERA’ SEMPRE LE SCELTE DEI GENITORI.

Invito però i miei cari genitori a ricordare che il comitato é composto da genitori che vogliono aiutare a far sì che si abbia voce e diritti al fine di poter contribuire con la dirigenza e i docenti a migliorare la scuola dove i nostri figli si formano.

Ma ci sono anche doveri… ricordarsi ad esempio che la scuola non é un parcheggio o una baby sitter. .. è una istituzione pubblica dove i nostri figli imparano a diventare adulti di domani!

E intanto cresce l’attesa per l’incontro di fine mese, mentre i giovani studenti brolesi,, ignari del loro destino, si godono il mare e l’estate sulla spiaggia.

Redazione Scomunicando.it

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