I reati contestati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, furto con l’aggravante del metodo mafioso.
Dalle indagini della Squadra Mobile di Catania e dal Commissariato di Adrano è emerso anche che il clan, dopo anni di contrapposizione, ha raggiunto un accordo con la cosca rivale degli Scalisi per la gestione di affari illeciti ad Adrano e la spartizione dei proventi del racket del ‘pizzo’.
Nella misura cautelare agli affiliati del clan Santangelo sono contestati episodi estorsivi, un vasto traffico di stupefacenti, nonché una rapina in abitazione ed un furto di un bancomat di un istituto di credito con l’utilizzo di escavatore.
L’inchiesta è coordinata dalla Dda della Procura di Catania.
Tra gli arrestati anche un poliziotto di Terme Vigliatore, Francesco Palana, che in passato era stato anche attivo presso il commissariato orlandino, poi trasferitoi nel catanese, nell’estate del 2016 era stato arrestato perché sorpreso con droga sulla propria auto sull’autostrada Messina-Catania.
Il poliziotto secondo gli investigatori trafficava droga per conto del boss Alfio Santangelo ed aveva un ruolo di primo piano nell organizzazione.
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