Eppure potevano essere mille gli elementi per far inciampare – o mettere in difficoltà – l’amministrazione comunale brolese chiamata a “spiegare” l’aumento delle tariffe idriche.
Salvo Messina, ha giocato d’anticipo, ha portato numeri e tabelle, ascoltato e fatto parlare, dibattuto e schivati i colpi .. ed alla fine quell’elmetto protettivo che diceva – sorridendo, entrando nella sede dell’Acib – di voler indossare ad inizio dell’incontro non gli è servito affatto.
Non che sia finito a tarallucci e vino – questo ovviamente non è accaduto – ma molti segnali di guerra dipinti sul volto di chi ha voluto il dibattito alla fine era sfocati.
Carmelo Ioppolo, presidente dell’Acib, promotore dell’incontro, aveva chiaramente detto, presentando l’incontro che “come ACIB chiederemo di sospendere ed annullare tale aumento tariffari” e questo era l’obiettivo …
Poi forse di fronte ai numeri snocciolati, alle verifiche fatte in sala, ai riscontri e confronti, molta vervè si è persa, ed il discorso è anche scivolato tra mutui, bilanci ed altro, verso una “mediazione” che nessuno all’inizio avrebbe data per scontato …
Poi, da buon stratega, ha, di fatto spiazzato tanti, portando il dibattito\discussione su piani a lui più consoni, parlando di numeri e di utenze, di confronti con altri servizi dei comuni viciniori, riducendo gli spazi di manovra di contestazioni su accuse generalizzate, rispondendo alle singole categorie, così i macroproblemi sono divenuti microproblemi, più facile da arginare, guardare, risolvere.
Ma comunque, ad oggi, sono solo promesse.E bisognerà attendere il tempo che le parole diventino fatti.
“Non è possibile che un bar di Lacco paghi quanto una similare struttura di Brolo – ha detto Salvo Messina – vedremo anche queste problematiche, facendo il punto su quelle 28 utenze che rientrano in queste categorie, che comprendono anche i ristoranti e le pizzerie”.
Ma sopratutto il sindaco, nel finale dell’incontro, ha puntato sulla necessità di diventare utenti virtuosi, unico rimedio per non “sforare”.
Salvo Messina, parlando, ha cercato di chiudere i punti di discussione uno dopo l’altro. Una tattica vincente che ha evitato l’accavallarsi di altre problematiche.
E poi solo lui aveva in mano i numeri, inconfutabili, fino a prova del contrario.
Presenti molti consiglieri di maggioranza, la giunta quasi al completo, l’opposizione ben schierata, ma sopratutto c’erano presentianche cittadini ed i commercianti. Non numeri da “curva sud” ma buona rappresnetanza trasversale. Anche i novimenti ed i partiti polici erano presenti.
Una sala comunque attenta che si faceva a tratti sentire, partecipe, rumoreggiante.
Per l’opposizione ha parlato Gaetano Scaffidi Lallaro, un attacco per certi versi scontato è già letto sui post dell’agorà virtuale, nel quale ha rivendicato il ruolo dei consiglieri, dell’opportunità di parlare degli aumenti in aula, anche se questo non è previsto dalla normativa, contestando la retroattività degli effetti della delibera, puntando l’indice sul depuratore e sui suoi costi, facendo anche le classiche “pulci” sulla gestione dell’acquedotto.
Un attacco che ci stava tutto.
Ma è sembrato che l’intera opposizione non abbia voluto tirar fuori quanto ha in serbo, non ha affondato i colpi, anche quando si è sfiorato l’argomento dei mutui, e lo farà certamente durante in consiglio comunale, dove ha chiesto l’aggiunzione del punto sulle tariffe all’odg del prossimo pubblico dibattito, quello appunto che tratterà dei muti comunali.
Nino Ricciardello, parlando per gli albergatori, allineandosi alla richiesta di Irene Scarpaci, altra rappresentante della categoria, ha detto che il turismo può chiudere, almeno quello che passa attraverso le presenze negli alberghi, se saranno applicate alla categorie queste tariffe. E la risposta è stata appunto la definizione di un prossimo incontro e la non emissione, al momento di nessun ruolo.
Fausto Ridolfo sindacalista nel suo intervento ribadisce il concetto della rateizzazione, allargando alla famiglia il contesto dell’applicazione, idea già condivisa dal sindaco.
Alla fine, Ioppolo ha concluso, ringraziando per la partecipazione l’amministrazione, ma prima aveva stoccato qualche frecce per la mancanza di dialogo, negli ultimi quindici mesi, poi portati ad un anno, tra questa e l’Acib. “Due soli incontri in questo periodo “– ha detto il Presidente, che ha contestato la mancanza del sindaco – “lui che usa bene la comunicazione” – negli ultimi mesi di non rispondere ai cittadini .
Una linea sostenuta anche in precedenza sui post su facebook.
Questo per Ioppolo “non serve a contribuire ad un sano, libero e democratico dibattito”.
Al dibattito da segnalare il contributo anche del movimento “cinque stelle”.
Contestando il sistema della forfettizzazione dei ruoli.
Paolino Ricciardo – sempre dei cinque stelle, sostiene infatti – “Anche per mantenere i costi bisogna incentivare il giusto consumo, minore. Perché minore consumo equivale a meno spese Enel, meno gestione, meno manutenzione di usura della condotta, meno depurazione; di conseguenza più denaro nelle tasche dei cittadini. Per raggiungere tale traguardo bisogna inevitabilmente abbandonare il sistema forfettari e passare al sistema a consumo”.
Sulla retroattività della delibera, argomento che non è andato giù a tanti, l’assessore Enzo Di Luca ha voluto precisare “la delibera non è assolutamente retroattiva, riguarda il 2013 e siccome ancora il bilancio 2013 non è stato approvato, dal punto di vista strettamente tecnico è ineccepibile”.
Di certo l’affaire dell’acqua – comunque – non finisce qui… era solo il primo round.
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