Intervista di Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone l’intervista ad Andrea Vaccani, owner di Acqua Chiarella…
Chiarella ha vinto il Good Design Award, il più importante premio di design rilasciato dal Chicago Athenaeum of Arts. Ebbene, ci raccontate di questa esperienza e quale pensate sia la peculiarità principale che ve l’ha fatto ottenere? “Ciò che è stato fatto con Lorenzo Palmeri, designer che ha curato il progetto della 0,70 l Symposion, ha ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti al mondo nel campo del design di prodotto (l’iF Design Award, il Good Design Awards e l’ADI Design Index). Lorenzo è riuscito a materializzare tutto quello che un’azienda, quale Chiarella, cerca di trasmettere al consumatore ovvero la propria storia, i propri valori, il proprio territorio e la propria visione del mondo. L’operazione, tra le più difficili e complesse (soprattutto in un’epoca in cui ogni cosa è raccontata, ma non tutto è raccontabile), è riuscita a innovare un oggetto semplice come la bottiglia d’acqua – che sembrava aver esaurito la sua capacità di stupire. Il citato progetto, oltre ai meriti estetici e narrativi, è perfettamente in linea con gli obbiettivi di sostenibilità richiesti dal mercato dacché la bottiglia nasce per essere un vetro a rendere, quindi il contenitore ha origine per essere riutilizzato infinite volte. Con un’opera di grande intelligenza, è stato previsto un meccanismo capace di annullare lo scarfing (le righe che si formano sul vetro col riutilizzo industriale della bottiglia) e di ridurre al minimo il materiale deperibile (tappo ed etichetta, che rimane solo sul collo del contenitore). Dal punto di vista ecologico, il riutilizzo è sempre migliore rispetto al riciclo”.
Avete affidato il nuovo formato, il nuovo tappo e la nuova etichetta non-etichetta di Acqua Chiarella – bottiglia in vetro 0,70 l – appunto a Lorenzo Palmeri il quale, avete affermato, nel progetto cattura la vostra essenza. Ebbene come ha avuto origine tale collaborazione?
Symposion Zero66 Pet naturale e frizzante ha invece quale etichetta l’opera dell’artista internazionale Fabrizio Musa: da cosa è nata codesta scelta e come mai avete optato per lui? “Abbiamo iniziato il progetto Symposion nel 2017, un progetto aperto che trae la sua ispirazione dal <<Simposio>> di Platone, letteralmente bere insieme… venivano invitati artisti e personalità eccellenti a confrontarsi su determinati argomenti. In quest’ottica abbiamo iniziato una serie di collaborazioni con artisti per l’appunto e designer, ma anche sportivi, capaci di raccontare e interpretare la nostra storia. Fabrizio Musa è stato il primo, abbiamo avviato poi un progetto con la Fondazione Achille Castiglioni ed infine con Lorenzo Palmeri che ha generato la bottiglia in vetro da 0,70 l”.
Chiarella – vi cito – ha sempre dimostrato, in oltre cinquant’anni di storia, una grande attenzione per l’ambiente e per il CSR. Diversi progetti sono stati sviluppati, con investimenti significativi per minimizzare l’impatto sulla zona del Comune di Plesio e sopra Menaggio e per garantire degli effetti positivi a tutto il territorio (anche limitrofo) così da dare da vivere alle montagne del lago di Como che, a loro volta, danno da vivere alle persone. Ci fate qualche esempio specifico di questa reciprocità, ossia di cosa concretamente è stato da voi fatto e cosa evitato per un bene maggiore?
Qual è il vostro punto di vista circa la situazione ambientale e idrica, in primis in Italia? “L’Italia ha un patrimonio idrico immenso, che va valorizzato e conservato nel migliore dei modi possibili.
In un’acqua, a vostro avviso, alta qualità di cos’è sinonimo? “Forma e sostanza, a mio avviso, devono sempre andare di pari passo. Alta qualità attualmente è sinonimo di identità, di valore, di narrazione e di attenzione nei confronti del consumatore. L’acqua minerale deve sapersi valorizzare al di sopra di un normale bene di consumo, tuttavia deve anche aprirsi al fine d’essere un’esperienza e un racconto – svincolandosi dal ruolo di comodities, a cui è stata confinata per molti anni”.
Avete idea che l’Arte possa favorire l’avvicinamento e una maggiore presa di coscienza, sensibilizzazione, per quello che riguarda questioni spinose quali lo spreco e il cattivo uso delle risorse offerte dal nostro pianeta Terra o no? “L’arte deve generare uno shock nei confronti del suo osservatore, deve essere capace di risvegliarlo, di destabilizzarlo (se necessario) e di coinvolgerlo al punto di portarlo a perdere ogni certezza… per permettergli di trovarne delle altre. Questo potere “piscopompo” acquisisce maggiore valore se permette all’osservatore di ri-approcciarsi alla natura in modi radicalmente nuovi, da turista a viaggiatore, da consumatore a essere umano”.
A proposito di social, con quale finalità li utilizzate [clicca qui https://instagram.com/acqua_chiarella?igshid=YmMyMTA2M2Y= per accedere al profilo Instagram di Acqua Chiarella]? “Da due anni lavoriamo con Paola e Agnese, le fondatrici di Maptique, che seguono i nostri profili social. Il nostro percorso comunicativo sta andando di pari passo con il nostro percorso aziendale ed è finalizzato a valorizzare il prodotto all’interno di un processo narrativo che si declina sia all’interno dei nostri prodotti, che nel racconto di essi… narrazione che facciamo tramite i nostri canali. Paola e Agnese hanno compreso subito il percorso che l’azienda stava facendo e si sono fatte felicissime interpreti della nostra visione del mondo, del nostro rapporto col design e con la natura”.
Infine, prima di salutarci, volete rivelarci quali sono i vostri prossimi progetti e magari qualche chicca in anteprima? “Abbiamo molti progetti in corso, che sono stati però rallentanti dalle dinamiche macroeconomiche degli ultimi tre anni (Covid-19 e guerra in Ucraina). Sicuramente lavoreremo con Lorenzo Palmeri per declinare in altri formati la nostra bottiglia in vetro Symposion e lanceremo una nuova linea, che aiuterà notevolmente il nostro processo di crescita. Al fianco di Milano Wine Week per la prima volta, siamo stati pure partner del Whisky Club Italia il 9 ottobre per il più importante evento italiano dedicato al whisky”.
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