Indetta a livello nazionale dall’Associazione Musei d’Arte Contemporanea ha trovato la piena disponibilità nel Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo, Ing. FaridAdly che l’ha sapientemente organizzata. Il tema affrontato è stato quello del “Sistema dell’Arte Contemporanea in Italia”.
Ha avuto luogo sabato scorso, 10 Ottobre, presso la Casa delle Culture, ad Acquedolci, l’XI Giornata del Contemporaneo, evento indetto a livello nazionale da AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea in Italia).
Per tutta la giornata è stata esposta la Rassegna d’Arte “Mediterraneo senza confini”, che andrà a Milano per essere esposta all’ex Fornace (zona Navigli), con il patrocinio del Comune di Milano – Zona 6, dal 4 al 20 Novembre 2015.
Durante i lavori presso la Casa delle Culture acquedolcese è stata tenuta una conferenza sul “Sistema dell’Arte contemporanea in Italia, oggi”. Due i relatori: l’Ing. FaridAdly e il M° Nino Santomarco.
“Qui alla Casa delle Culture, – afferma Adly – questo è il secondo anno di nostra partecipazione alla Giornata. E lo facciamo coscienti e allo stesso tempo fieri di due fatti: la nostra associazione compie in questo mese i suoi 15 anni; l’altro fatto positivo è la certezza che passi positivi si stanno compiendo per la realizzazione del MAC-Nebrodi, alla stazione ferroviaria di Acquedolci.
La vostra presenza numerosa, di gente qualificata, colta e affezionata all’arte ed alla cultura rafforza in noi l’intento iniziale con il quale abbiamo avviato i nostri primi passi: promuovere la Cultura, rafforzare il volontariato, educare i giovani alla legalità ed al bello, ridare dignità all’essere umano che abita in ciascuno di noi.
In questo solco, organizziamo oggi la Giornata del contemporaneo, per legare il locale al globale e tentare di sprovincializzare la visione predominante nelle nostre società.
In un recente incontro – precisa ancora FaridAdly – organizzato dalla Homo Faber, ho avuto occasione di avanzare proposte su livello locale, per uscire dall’impasse. Oggi vorrei presentarvi due esperienze culturali del nostro territorio che hanno inciso positivamente sull’Arte di questi territori. Una è la Galleria ‘Il Capitello’ del nostro amico, maestro Pietro Cordici. L’altra è la Biennale di Sant’Agata degli anni ’90, fortemente voluta e portata a termine per ben due edizioni, il nostro amico e maestro Nino Santomarco è stato uno dei principali artefici di quella gloriosa iniziativa.
Queste due esperienze ci dicono due cose: non si costruisce nulla sul niente. Chi non ha memoria non avrà futuro. Il secondo insegnamento è che mettere insieme le forze, coalizzarsi all’interno di una sana competizione non può che portare bene alla collettività”.
Dopo l’’introduzione del presidente ACM, ha preso la parola il maestro Nino Santomarco che ha illustrato le tappe più significative dell’esaltante esperienza della Biennale d’Arte di Sant’Agata Militello.
“Era la primavera del 1979 – spiega Santomarco – quando nacque in alcuni amici il desiderio di fondare una corrente artistica denominata “Carasicilia”, che consentisse, attraverso mostre, conferenze, dibattiti, di portare avanti un progetto quanto mai ambizioso: quello di valorizzare la zona dei Nebrodi, ricca di storia, di opere d’arte e splendida nel suo paesaggio. Aderirono a questa iniziativa il pittore Giambecchina, Nuccio Lo Castro, Angelo Restifo, io e John Picking, che intanto si era trasferito dall’Inghilterra a Militello Rosmarino. Fu quello di ‘Carasicilia’, un punto di partenza verso traguardi più lontani e più importanti. Lo scopo principale del sottoscritto era quello di convogliare a Sant’Agata Militello i più grandi artisti dell’arte contemporanea, invitandoli a partecipare a una grande mostra a cadenza biennale; realizzare cioè una rassegna che fosse un documento illuminante dell’arte contemporanea italiana, del suo ampio spettro e tendenze di orientamento, ma che assicurasse al tempo stesso la presenza di personalità già affermate e di quelle cui critica e mercato garantissero riconoscimenti concordi. L’iniziativa sarebbe servita anche a stimolare le idee dei pittori della zona, mettendoli a contatto con esperienze e culture diverse, a coinvolgere i cittadini di tutto un comprensorio ed a creare nel tempo, con le opere premiate di proprietà del Comune, una pinacoteca che contribuisse a fare della città di Sant’Agata Militello uno dei centri d’interesse del mondo artistico-culturale nazionale.
L’idea della Biennale d’arte – continua il M° Nino Santomarco – rimase per lunghi anni dentro di me, quasi in letargo, ma sempre pronta a svegliarsi qualora si presentasse l’occasione. Solo nell’estate del 1986 l’idea fu attenzionata prima con una certa diffidenza, poi con curiosità , infine fu condivisa con entusiasmo dagli amministratori santagatesi del tempo, ed in modo particolare dall’assessore Gaetano Brancatelli e dal sindaco Alfredo Vicari. Fu cosi che, sotto la direzione artistica dei critici d’arte Albano Rossi e Dino Ales, il 3 ottobre del 1987 fu varata la prima edizione della Biennale d’arte , alla quale parteciparono cento artisti provenienti da ogni parte d’Italia Alla prima seguirono altre tre edizioni.
Uno degli scopi principale delle varie edizioni delle Biennali d’arte – precisa ancora Santomarco – era quello di realizzare, con le opere donate dagli , una Pinacoteca Comunale.Per raggiungere tale scopo era necessario che l’iniziativa partisse dall’amministrazione comunale.A gennaio del 2010 il Sindaco della città Bruno Mancuso mi nomina consulente per la Pinacoteca e per le attività culturali di Sant’Agata Militello. Era la svolta decisiva per arrivare alla tanto sospirata Pinacoteca d’Arte.Il 30 dicembre 2010, grazie anche ad un contributo regionale è stata inaugurata, nei locali del Castello Gallego la Pinacoteca D’Arte Contemporanea dedicata allo scultore Nino Franchina, che raccoglie 80 opere provenienti dalle varie edizioni della Biennale oltre ad una donazione del pittore Tano Santoro”.
Nel dibattito che ne è seguito, è intervenuto il presidente di Homo Faber, Nicola Chiaromonte, che ha presentato la proposta lanciata a Capo d’Orlando durante i lavori della Rassegna delle arti visive del Castello Bastione, alla fine di Settembre, di una rete delle Associazione e degli artisti nei Nebrodi.
Tra gli artisti presenti nella sede della Casa della Culture: Giuseppe Coci, Angelo Restifo, Melina Tricoli, Cristina Di Giovanna, Roberto Sterrantino, Nanni Zangla, Salvatore Morello, Basilio Longo e Innocenzo Gerbino.
Foto: Mariangela Gallo, Amerigo Kashbur, Innocenzo Gerbino.
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