Della delegazione santagatese hanno fatto parte il presidente del Comitato, Rino Bertoloni, l’ex sindaco Aldo Fresina e l’artista Betty Scaglioni. Da Acquedolci oltre al presidente dell’Assocaizone Culturale Mediterraneo, Farid Adly, hanno partecipato Enrico Caiola, Mariangela Gallo, Bettina Ruberto e tre esponenti del Movimento Rinnovamento e Partecipazione, l’avv. Cristian Armao, Ciro Artale e Salvatore Pinzone.
Ha fatto parte della delegazione anche l’ex sindaco di San Fratello, Salvatore Mangione.
Il gruppo di cittadini ha constatato che la situazione sul terreno è peggiore rispetto a qualsiasi aspettativa. Il terreno prescelto, l’ex cava dismessa, si colloca subito dopo l’autostrada ed è confinante con il torrente Inganno e non c’è nessuna distanza di sicurezza, come previsto dalle norme. Si trova inoltre in una zona agricola coltivata. La zona, peraltro, non è lontana dai monti di San Fratello, che hanno visto all’inizio di quest’anno uno smottamento pericoloso.
Nel progetto si parla di un bacino di utenza di 260 mila abitanti, cioè il doppio di quelli dell’ATO ME 1″.
Infatti, L’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) a firma del direttore generale Ing. Sergio Marino, scrive: “Si premette che il parere di seguito espresso è stato formulato in assenza dell’esito del giudizio di compatibilità ambientale (VIA), ancora in Itinere. Si deve intendere che lo stesso parere possa essere, in parte o del tutto, soggetto a modifica o revoca in funzione dell’esito della VIA”.
E poi più avanti, dopo aver espresso il parere favorevole si agigunge: “in riferimento alla conferneza di servizi decisoria del 6.5.2010,… si esprime parere favorevole…in quanto la Ditta recepisce tutte le osservazioni rappresentate da questa Agenzia in sede della (precedente) conferenza diservizi del 13/4/2010”.
Non solo, ma il parere della Provincia Regionale in matreria ambientale è fornito dal I Distretto “Viabilità” della Protezione Civile e Difesa del Suolo – IV Dip, a firma del funzionario geologo dott. Roccaforte e dal Dirigente Ing. Celli, soltanto sulla base della documentazione fornita dalla ditta richiedente e non si evince dal testo del parere favorevole nessun intervento diretto o visita, sul sito interessato, da parte dei due tecnici: “tenuto conto, come riportato negli elaborati di progetto e in particolare nella “relazione geologica”, dell’idoneità geologica del sito in ragione dell’assenza delle condizioni che potrebbero sconsigliare l’ubicazione di discariche… questo ufficio, consapevole delle difficoltà nel settore di gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, constatato che l’impianto in progetto si qualifica secondo le indicazioni delle norme vigenti, … esprime giudizio favorevole dal punto di vista ambientale…”.
Tutte quste motivazioni, che secondo noi rappresentano un vizio di forma nella delibera, rafforzate dai risultati del sopralluogo, ci inducono a proseguire il nostro cammino di lotta, per scongiurare uno scempio ambientale nella valle dell’Inganno.
Ringraziamo i giornalisti e gli operatori delle emittenti TV, Antenna del mediterraneo e OndaTV, i giornalisti della Gazzetta del Sud e del Giornale di Sicilia e il blogger Ciro Scaglioni, per la loro presenza e il loro impgeno a documentare dal vivo la situazione.
Ufficio Stampa ACMacm,
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