Da più parti della città di Milazzo e del comprensorio del Mela ho ricevuto chiamate di cittadini allarmati per la fumata nera contenente chissà quali veleni, che si innalzava dallo stabilimento industriale Raffineria di Milazzo.
Dopo circa 30 minuti il Presidente ha cercato di contattare l’industria, e come di consueto, non è riuscito ad avere informazioni in merito all’accaduto. Tale comportamento dimostra che il colosso industriale disconosce i termini di trasparenza, comunicazione, informazione ambientale che non ha rispetto nei confronti della popolazione residente in un territorio martoriato per la presenza di stabilimenti industriali. Esiste un muro fra raffineria e popolazione, noi abbiamo il diritto di sapere realmente che cosa è accaduto all’interno dello stabilimento. Sicuramente domani con un comunicato stampa ci spiegheranno che si è trattato di un riavvio di un impianto dopo la “fermata” per la manutenzione oppure di un blocco.
Oppure qualche dirigente rilascerà qualche dichiarazione, come avvenuto 3 mesi fa, sostenendo che era una semplice nuvoletta nera, che ha creato solo impatto visivo senza arrecare danni all’ambiente e alla popolazione.
Auspichiamo un intervento immediato da parte dei Sindaci dell’Area ad Elevato Rischio, della Provincia Regionale di Messina, di S.E. il Prefetto e delle altre Istituzioni preposte ad intervenire a tutela della salute dei cittadini.
Il Presidente ha dato mandato ai legali dell’Associazione per redigere un esposto denuncia da presentare all’Autorità Giudiziaria.
Per l’ennesima volta è stato prodotto un attentato alla salute dei cittadini ed all’ambiente, tutto è diventato inaccettabile! Istituzioni intervenite!!!
Associazione “A.D.A.S.C.”
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