La notizia giunge da un pressagent messinese, Mario Rossi ed il comunicato stampa così recita:
Conterrebbe le spoglie mortali del Re Agatirso la tomba rinvenuta qualche giorno fa presso il Monte Meliuso di Gioiosa Guardia, la vecchia Gioiosa Marea, quale abbandonata alla fine del Diciottesimo secolo.
La scoperta, se confermata, porrebbe fine ad uno degli enigmi più complessi e affascinanti dell’età pre-greca siciliana, ovvero l’individuazione della città scomparsa di Agatirno
Per secoli si è voluto ubicare la città di Agatirno (Agathyrnum, Agathirnon) in una zona compresa tra l’odierna Patti e l’odierna Sant’Agata di Militello.
L’area archeologica di Gioiosa Guardia, ai piedi del vecchio insediamenti medioevale, era già stata da molti archeologi attenzionata quale potenziale sito, specie per il suo importante insediamento del V° secolo e soprattutto perchè la gran parte degli studiosi ha sempre sostenuto che la città doveva trovarsi nell’area compresa tra la vecchia Tyndaris (Tindari) ed Aluntion (l’odierna San Marco d’Alunzio).
Se il ritrovamento fosse confermato, si dovrebbe riscrivere gran parte della storia siciliana di età pre-greca nell’area nebroidea, nonchè la presunta paternità accampata da vari paesi della zona che da decenni si contendono linee genealogiche riconducibili al re Agatirno ed alla sua città.
Certamente suggestiva ed evocativa la notizia. E non possiamo non ricordiare Antonio Martino, con le sue tesi sul mito di Agatirside, città non città, città diffusa, sul territorio, lontana dall’agorà di Agatirno…. staremo a vedere, mentre già storici ed esperti si affannano sul problema.
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