Il Maestro non tradisce le aspettative e incanta: ritorna con grande commozione proprio nel Teatro Comunale Beniamino Joppolo dove si esibì per la prima volta , ancora bambino, e il ricordo del Maestro Buttà prende forma nelle sue parole commosse.
La voce fuori campo legge un messaggio di Gilda Buttà, lontana per via della sua tournèe, ma vicina con il cuore a tutti, immaginando di suonare insieme a Nicola nel ricordare il caro papà.
L’emozione dei ricordi lascia il posto alla prima parte del concerto: le note delle danze rinascimentali e quelle ancor più avvolgenti di Gaspar Sanz ci portano in un tempo lontano e intrigante alla riscoperta di suoni e modi antichi, poi si affonda nell’ammaliante fandango della danza del Molinero di Manuel de Falla tratta dal balletto “Il cappello a tre punte”.
Molto sentita l’interpretazione di Verano Porteno di Astor Piazzolla: il pubblico è incantato e il passaggio alla malinconica danza delll’altipiano de Leo Brower suggella la magia di questo concerto.
E quando si è giunti alla Pandereta di Antonio Calogero, si avrebbe voglia di iniziare da capo questo viaggio attraverso sonorità coinvolgenti.
Bravo il maestro Oteri, bravo per il suo modo di porsi elegante, raffinato e sempre autentico: la scelta di questo particolare repertorio di danze per chitarra ha allietato il pubblico.
E si prosegue la stagione il 26 febbraio con il primo appuntamento della Trilogia siciliana con Totò e Vicè di Franco Scaldati, interpretati da Enzo Vetrano e Stefano Randisi.
Può considerarsi uno dei momenti importanti della stagione: i due gioielli del Teatro Contemporaneo arrivano per la prima volta in provincia dopo aver toccato con questo toccante e poetico spettacolo i più importanti Teatri Italiani.
Può considerarsi un fiore all’occhiello della stagione e un grande evento per una Stagione neonata ma che ha già manifestato tutte le credenziali per crescere e per diventare un riferimento significativo per il territorio.