Riflessioni, commenti ricordi intorno alla figura, all’immagine, alla “voce” della Taberna…
Standing ovation tutta per te
Se ad Alberto Cucuzza toccò, nel lontano 1976 negli studi della RCA, aprire la storia musicale della Taberna con il grido doloroso del Canto dei carcerati, alla sua voce inconfondibile è toccato restituire ai posteri il One Off che la Taberna con alcuni componenti storici regalò al pubblico commosso del teatro greco di Tindari il 10 agosto del 2021. Alberto si è spento la notte del 17 gennaio, alle porte di Pisa, dove viveva ormai da moltissimi anni con la sua adorata famiglia. Lasciò la sua Milazzo molto presto, sia per ragioni di studio che per lavoro, ma aveva sempre il tempo di ritornarci per fare musica. Con la Taberna, registrò i due album storici Fammi Ristari nto menzu di to brazza e Populi e Santi così ci raccontò appena un anno e mezzo fa prima dello storico concerto, ideato e diretto da Anna Ricciardi [prodotto dal Tindari Festival – Comune di Patti, dalla Pro Loco di Patti e patrocinato dall’Assessorato ai beni culturali della Regione Siciliana nda].
Avevamo una grande voglia di fare musica… Volli collaborare con loro (il primo nucleo della Taberna Maio, Otera, Salvo e Luciano Maio uno dei fondatori della Taberna Mylaensis e suo prosecutore), il loro modo di fare musica mi piaceva molto e partimmo insieme per le Eolie, nel ’73, dove suonavamo musica popolare. Già allora la coralità fu il nostro segno distintivo: studiavamo per plasmare in modo organico le nostre voci: io avevo un tono di voce molto alto e mi ispirai subito a Giovanni Mauriello (strepitoso cantante della NCCP). Non ci piaceva il modo di rappresentare la Sicilia solo con balletti e quartare, sullo sfondo di Ciuri Ciuri: si cercavano nuovi modi espressivi.
Alberto
L’amore per la musica di Alberto non si è mai spento, dopo l’esperienza della Taberna: proprio a Pisa forma il gruppo Sutta Sali” con giovani musicisti, attingendo anche al repertorio della Taberna.
Tantissime oggi le reazioni degli amici siciliani e toscani sui social. del resto per chi ha potuto assistere al concerto del 10 agosto le emozioni e l’unicità dell’evento resteranno scolpite nella memoria non solo per la bellezza della forza interpretativa, per la ritmicità travolgente, per la presenza dei componenti della cosiddetta “Prima Taberna” ma anche perchè lui nascondeva già la malattia con cui avrebbe indefessamente combattuto sino a stanotte, confortato dalla dolcezza angelica della moglie Antonella e dai figli premurosi e amorevoli e dai suoi tanti tanti amici. Fece da voce narrante del concerto: garbato, caloroso, solare e ilare nel tessere ricordi, aneddoti, spiegazioni e improvvisazioni esilaranti, cantò con tutta la forza che aveva in corpo, sfidando come un leone il brutto male, sotto il cielo di Tindari che guardava in un incanto amorevole il luccichio del capo di Milazzo.
Lui stesso scrisse qualche giorno dopo,
… continuo a sentire scorrere dentro un fiume di emozioni, continuo a vedere facce che mi sorridono che mi applaudono, che si commuovono, che mi abbracciano… Sono veramente felice. Un concerto meraviglioso per un pubblico ancora più meraviglioso. Non so chi ringraziare per questo dono, ma so con sicurezza che questo concerto resterà scolpito dentro di me per sempre.
Non è stata solo musica…
Non è stata solo una scaletta ben programmata ed eseguita, non sono stati solo gli applausi e gli abbracci alla fine. Per me il concerto al Teatro greco di Tindari è stato molto di più, è cominciato molto prima, sin dai primi giorni di prove…..
È stato scaricare vecchie custodie di chitarre e mandolini e stringere tra le mani ricordi antichi.
È stato tirare fuori da chissà dove cenni d’intesa e ammiccamenti che solo chi ha suonato a lungo insieme conosce e ricorda.
Non so se ci sarà un altro concerto ma di sicuro questo mi ha rinfrescato e riempito l’anima…
Grazie Fabio Sodano, Tanino Lazzaro, Luciano Maio, grazie per sempre
Alberto consegnò alla storia una indimenticabile performance e una esemplare lezione di vita: così commenta Anna Ricciardi: “ho sentito oggi Antonella, moglie adorata e deliziosa che ci ha ancora una volta trasferito con la sua innata delicatezza la strenua forza di Alberto che ha lottato finchè ha potuto, ogni oltre immaginazione dedicandosi persino alla poesia dialettale”.
E continuando: “Ci voli forza e curaggiu ‘i tutti”!!! così cantasti a Tindari e tu il coraggio e la forza ce l’hai avuti Alberto Cocuzza , la forza di un eroe greco: mi chiamasti nel tuo modo sempre dolce e amorevole in quel freddo marzo e mi svelasti il tuo male, chiedendomi se volessi annullare il concerto….nessuna titubanza osò sfiorarmi, andare avanti avrebbe significato solo buoni auspici! E abbiamo giurato che saremmo andati avanti perchè avremmo vinto, avremmo vinto contro quel maledetto male da cui tu non avevi nessunissima intenzione di farti “agghiuttiri lu cori”” ma ci chiedesti un sacro patto, inviolabile, quasi una condizione incontrovertibile: la notizia non sarebbe dovuta trapelare per nessun motivo al mondo!
E tutti uniti, dico tutti, tutti insieme ci siamo stretti in un cerchio magico per proteggerci, per proteggerti, per credere in un sorta di rito del silenzio benefico che avrebbe disintegrato la malattia.
E tu ci hai guidato, sostenuto, accarezzato e sollevato quando tutto sembrava deteriorato, quando i rumores volevano trasformare l’armonia in note stonate perchè tu la vita te la prendevi a morsi, perchè qui c’era un braccio di ferro troppo importante per farci fregare dalle empietá, LA LOTTA CONTRO IL TEMPO! E senza colpo ferire, sei arrivato sul palco del teatro greco: Cel’hai avuta davvero la “spada di Orlando” Alberto, per regalarci emozioni, oramai diventate per tutti, figlie dell’Eternità!
Alberto anche in quella circostanza del concerto della Taberna Mylaensis è stato esempio di forza, di intelligenza vivace, di resilienza e alto valore umano e professionale. Questo suo modo di essere ha spinto tutti noi a stringerci a lui, a perorare gli obiettivi di quel concerto (non di certo autoreferenziali), a volergli ancora più bene, a non mollare e a credere che avrebbe vinto su tutto, anche su ciò che sembrava impossibile come il suo male. In quella circostanza ha affrontato fatiche immani trasformandole in gioia, amore e canto sublime pur dovendo fronteggiare chi, con ignavia, becera grettezza, invidia e neghittosa pochezza, ha tentato di vituperare e distruggere tutta quella meraviglia che si poneva in essere. Alberto ha fatto vincere la verità, la passione, l’amore
Per sempre!!! Grazie Alberto
La scomparsa di Alberto mi lascia mesto e attonito: sapevo quanto il concerto fosse per lui un viaggio nella nostra giovinezza ma anche un omaggio alla sua storia musicale ma, la situazione contingente in cui si trovava e per la quale ci chiese di non far trapelare nulla, lo resero ai miei occhi un impavido gigante , un padre generoso, un artista garbato e puro.
Anche l’avv. Mauro Aquino, in quel momento Sindaco della città di Patti ha voluto ricordare il cantante scomparso:
Nonostante nelle fasi organizzative ci fosse giunta notizia della sua malattia, mi sembrava così carico ed energico che non immaginavo potesse arrivare questo epilogo. Indelebile il ricordo della sua forza in quella serata straordinaria, quando tutti insieme e lui con la sua voce inconfondibile sono riusciti a trasportarci nei più reconditi meandri della nostre radici, della nostra cultura, della nostra identità. Un grande interprete della musica della nostra terra.
Cesare Messina, che come assessore allo spettacolo seguì l’organizzazione dell’evento , così ricorda: Non abbiamo mai immaginato di fermare la macchina organizzativa, Alberto ci ha coinvolti tutti infondendoci coraggio, determinazione, grinta, consigli, un leader straordinario! il suo canto adesso incanterà i cieli!
Si uniscono ai messaggi di cordoglio, il professore Sergio Bonanzinga, etnomusicologo dell’Università di Palermo che tenne nei giorni della one off anche una tavola rotonda dedicata alla musica popolare e introdusse il concerto, Tanino Lazzaro, fisarmonicista e per tantissimi anni componente del gruppo, Marco Molino giovane percussionista che accompagnò il gruppo nel concerto one off e i tanti tantissimi fan che hanno lasciato un ricordo nella pagina facebook di Alberto
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