Erano gli anni del walkman riavvolto con la Bic, di Roberto Baggio dei primi zaini Invicta e da li a poco sarebbe arrivato Beverly Hills, Clinton ed il tempo, in Sud Africa di Nelson Mandela. Gli autoscontri, montavano nello slargo della scuola elementare, era il tempo dell’omino a cubetti targato Italia ’90 e del Tamagotchi, e mentre Maria Montessori si preparava a scalzare per sempre Giuseppe Verdi sulle banconote da mille lire, Brolo amava la Tiger che vinceva sempre, inseguiva il sogno di un vero campo sportivo e si andava a nuoto allo scoglio.