E c’è un perché: non c’è mai stato un candidato che somigliasse neanche lontanamente a Renato Accorinti, storico eco-pacifista che da oltre 40 anni si batte per i diritti ed una sana convivenza civile a tutto campo, come nessun altro.
E’ questa l’ “anomalia”, ed anche la speranza costruita, insieme, da tutti coloro che, sempre di più, giorno per giorno ed ora dopo ora, si stanno riconoscendo nel suo disegno e nei suoi ideali.
Ciò fa preoccupare, e non poco, gli altri contendenti alla carica di primo cittadino che, fatta qualche ovvia e doverosa eccezione, rappresentano la “vecchia” politica, ossia quella che, seppur in misura differente a seconda dei suoi rappresentanti, ha portato Messina al declino sociale, economico e culturale.
Ed a proposito di vittorie, è doveroso tener conto di quella registrata dall’eco-pacifista messinese, insieme a tutto il movimento No Ponte, riferita al fallimento, senza mezzi termini, del progetto della mega – opera, “bocciato” dalla storia, ed imploso nelle mani di una classe politica che egli ha sempre avversato.
Renato Accorinti, a braccio, estemporaneamente e senza alcun microfono, parla alle persone radunate ai piedi della scalinata, incontrando i loro sguardi, rispondendo alle loro battute, interessate ed incoraggianti, e percependo sensazioni che in altro modo non è possibile percepire.
Parla di esperienze di “bene comune”, lui che se lo può permettere, essendo l’unico tra i candidati a sindaco che ha seguito gli ultimi eventi cittadini legati al “Teatro Pinelli” che hanno dato seguito a dibattiti costruttivi anche con giuristi d’eccellenza come Ugo Mattei che sta studiando “sul serio” la materia. Non a caso Accorinti ha previsto a tale scopo un assessorato ad hoc: strumento fondamentale per il futuro di Messina, considerata la crisi economica con la mancanza di fondi che metterà al tappeto qualsiasi altro amministratore abituato a fare politica solo ed esclusivamente maneggiando ed elargendo denaro pubblico.
Appena si concentra su Messina, il suo pensiero è inequivocabile: “Da 60 anni chi va al potere ha fatto affari e sottomesso la gente per veder accrescere quel potere sempre di più. Questo, purtroppo, l’abbiamo permesso noi tutti. Non ci dobbiamo rassegnare, niente è fermo, tutto cambia. Io non chiedo il voto, ma molto di più, chiedo la partecipazione. Se non partecipiamo abbiamo già perso. Il miglior sindaco del mondo di fatto non esiste, perché è costituito dalla gente, dai cittadini tutti insieme”.
E sulla campagna elettorale: “Votare l’amico in quanto tale o chi ti fa promesse è una prostituzione. Un cittadino col proprio voto compromette la vita di tutti. Non sopporto che si calpestino i diritti di qualcuno, il nostro impegno inizierà considerando gli ultimi e i bambini”. Va, quindi, sull’argomento che da tempo considera prioritario: “C’è crisi, tagliamo il superfluo, ma ai nostri figli non togliamo la cultura”. E sull’argomento che più gli sta a cuore, torna su un evento di Messina organizzato che ha sempre avversato, facendo un paragone originale: “Fare solo una Notte della Cultura è come far trascorrere ad un figlio in un anno un solo giorno di scuola”.
Prosegue, allora, accennando altri punti del suo programma ad alto contenuto sociale e urbano: “Trasformiamo Messina in una grande comunità. L’obiettivo è costruire una città di relazioni con adeguati spazi per la socializzazione, e per gli incontri culturali, con tanto verde pubblico”. Ed ancora: “Liberiamo il Palacultura e rendiamolo funzionale solo per la cultura”. Accorinti si affida, quindi, con passione ed ottimismo, ad un esempio di città che per strutture e qualità della vita per noi appartiene all’utopia ma che può contribuire come stimolo per crescere e migliorare: Berlino. E’ superfluo aggiungere altro.
Passa allora, alla mobilità urbana e territoriale con i suoi due fiori all’occhiello: “Stiamo progettando la realizzazione della flotta comunale per l’attraversamento dello Stretto e libereremo la Rada San Francesco utilizzando per il traghettamento gommato il molo Norimberga”.
Il tutto, ovviamente, si inquadra dentro un diverso assetto di sviluppo: “Promuoveremo il made in Sicily attraverso artisti ed artigiani cui assegnare con pochi soldi tanti locali tra cui quelli dell’ex Fiera per realizzare dei laboratori aperti. Chiederemo loro in cambio solo di organizzare dei corsi gratuiti per i bambini messinesi”, precisa, tra l’altro, il candidato sindaco.
Il programma di Accorinti, facilmente consultabile sul suo sito, è ampio e dettagliato. Nonostante ciò egli invoglia tutti a contribuire ancora per migliorarlo ed ampliarlo: “Non è un programma blindato – dice – apriamo insieme nuovi orizzonti. Quella che stiamo vivendo è un’avventura bellissima che ci rende oltremodo felici. Indipendentemente dall’esito elettorale, sul quale siamo molto ottimisti, dopo il 10 Giugno dobbiamo continuare sulla strada che abbiamo tracciato. Intanto ci siamo, e visto come vanno le cose, abbiamo già vinto”.
Corrado Speziale
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