Politica

AMMINISTRATIVE BROLESI 2019 – Intervistando… “Ciccio” Natoli

 

Parliamo della futura campagna elettorale e del futuro di Brolo con il “compagno” Francesco Natoli. Ex, per motivi anagrafici, GD, attivo nel PD, anche se spesso voce critica, che ha vissuto un’epopea, a partire dal PCI, passando per querce e ulivi, della sinistra italiana, ingegnere ambientale, che è cresciuto a pane e politica.

Gli poniamo alcune domande, quasi in zona Cesarini visto che si danno quasi per certe, nel week end, delle svolte alla politica locale.

 

Si vota tra pochi mesi a Brolo, ed oggi si respira molta più confusione, nel clima politico di Brolo, rispetto a ieri. Come vedi il quadro politico che si sta delineando?

 

Caro Massimo rispondo volentieri alle domande che mi hai posto.

A parer mio oggi la situazione è meno confusa di cinque anni fa.

In seguito alle note vicende che caratterizzarono la scorsa campagna elettorale comunale, le quali preferisco non riesumare, nella stessa si presentarono cinque candidati sindaci e circa un centinaio di altri soggetti tra candidati al consiglio comunale e assessori designati.

Si andava a votare in una situazione di grande incertezza per il futuro e si preannunciava il dissesto finanziario dell’ente comunale.

Di contro di “questi tempi” cinque anni or sono, il dibattito politico, seppur a tratti confuso e degenere era fervente e in molti spontaneamente avevano voglia di dire la propria pubblicamente, attraverso comizi, dichiarazioni, comunicati, etc.

Ricordo che sempre “di questi tempi” i Giovani Democratici, di cui ero segretario, somministrarono ai cittadini brolesi un questionario online – niente di trascendentale di fatto – che dimostrava una forte voglia di quel gruppo politico di conoscere le opinioni della gente e di rivolgersi al paese nel suo complesso e mettersi al servizio per il bene dello stesso; i GD cinque anni fa avevano, nella loro autonomia e indipendenza, un ruolo politico preciso e definito, di interlocuzione politica sincera e trasparente aperto a tutti i partecipanti al dibattito politico. Parlammo con tutti, ascoltammo tutti e facemmo una scelta ponderata e libera.

Oggi questo dibattito manca. Ci sarà certamente meno confusione ma anche meno proposta e confronto.

Il quadro elettorale è sembrato pigramente evolversi esclusivamente negli ultimi giorni.

Ho letto su questa testata una nota di imprenditori, commercianti e società civile non firmata da nessuno (almeno pubblicamente non si sa chi ne siano scriventi e firmatari e quanti siano, se 5, 47, 500..) che prendo per quello che sembra e per quello che è: una pagina che chiede a Ridolfo di candidarsi sindaco e  a Irene Ricciardello e Pippo Laccoto di farsi da parte.Tout court.

Frattanto continua l’attività di Laccoto e della sua squadra per la costruenda lista che parteciperà alle elezioni.

Mi sembra pertanto poco probabile che le condizioni necessarie alla candidatura dell’Ing. Ridolfo si verifichino; lo stesso Ridolfo con una nota a mezzo stampa, con consueta serenità e proverbiale stile ha chiarito le condizioni di cui sopra ed è rimasto in attesa.

Per essere ancora più chiaro: niente di personale con nessuno, men che meno nei confronti di Basilio Ridolfo, ma le modalità che hanno portato a questa proposta mi sembrano quanto meno fantasiose e la proposta stessa fondata su un terreno poco stabile.

In politica tendo ad appassionarmi a progetti e percorsi, non ad innamorarmi di personaggi. Ad oggi di progetti politici e proposte programmatiche manco l’ombra.

Naturalmente sono pronto a ricredermi e sono disponibile ad un’interlocuzione posta su basi politiche.

Non entriamo nei giudizi su maggioranze e opposizione, nè su sindaci ed aspiranti tali, anche perché coinvolto direttamente con un esponente dei GD vicinissimo al sindaco uscente e con un aspirante Sindaco, componete del P, .ma parliamo di Brolo.

 

Brolo, come tanti altri piccoli comuni soffre e soffrirà anche durante i prossimi anni: non si tratta di disfattismo ma di prendere atto di un quadro politico ed economico complesso a tutti i livelli e delle difficoltà verso cui il nostro Paese sta andando incontro.

Nessuno ha la bacchetta magica in mano e solo lavoro, impegno e sacrificio e una gestione da “buon padre di famiglia” potranno portare  benefici che saranno tangibili stabilmente sul lungo periodo.

Tre cose importanti da farsi, senza se e senza ma, che suggeriresti alla prossima amministrazione

Il centro urbano di Brolo è delimitato da due torrenti cosiddetti pensili – con quota di alveo superiore a quella del centro urbano – Torrente Brolo e Iannello che rappresentano una “bomba ad orologeria” per la sicurezza idarulica dell’abitato. Progettare esecutivamente ed iniziare seriamente la ricerca dei fondi necessari per la realizzazione di opere idrauliche per minimizzare il rischio, attraverso la separazione delle acque nere e bianche in due distinti collettori fognari e una migliore regimazione delle acque meteroriche provenienti dai bacini idrografici è assolutamente prioritario. Un paese a rischio è un paese precario. E come fa a svilupparsi se precario?

Curare maggiormente il decoro urbano e ove necessario emanare ordinanze per demolizioni, rimozioni, sistemazioni, etc.. Un esempio per tutti e non si offenda nessuno: il muro della casa accanto al Tabacchino sulla Via Nazionale puntellato con travi di legno è un pugno nell’occhio e nello stomaco della comunità brolese.

Attivare servizi sociali per far fronte alle devianze giovanili (abuso di alcol e droghe, ludopatia). Nonostante qualcosa di nuovo e positivo sia stato fatto se ne parla poco e qualcuno addirittura si offende perché a suo parere parlandone si danneggia l’immagine del paese all’esterno. Negare o minimizzare il problema non è affatto conducente.

 

Tre cose che i giovani di Brolo “sognano” di ottenere

 

Bisognerebbe chiederlo ai giovani e a me piacerebbe saperlo. Spero pertanto che molti giovani competenti e appassionati si cimentino in queste elezioni amministrative e si candidino alla gestione della cosa pubblica. Fin da ragazzino me ne sono sempre interessato, pur non avendo mai avuto ruoli amministrativi nè essendomi mai candidato ad averne.

Data l’età anagrafica (ma dentro mi sento un giovincello) non ho la presunzione di interpretare i “sogni” dei giovani brolesi, cui nonostante ciò mi sento di dare un consiglio: avvicinatevi maggiormente alla politica, quella bella e sana con la “P” maiuscola.

Parlando di Laccoto come inizieresti il tuo post di auguri per la vittoria elettorale

 

Onestamente non è prioritario in questo momento.

 

Stesso dire su Irene Ricciardello, se si candiderà

 

Ho letto che ha fatto un passo “di lato”. Non è un post che dovrò scrivere.

E ipotizzando sindaco Basilio Ridolfo vicente?

 

Ma perchè Basilio Ridolfo “ha facebook”??

 

Tre motivi per votare il tuo sindaco ideale per Brolo

 

Domanda da sognatore. Altrettanto la risposta.

  1. Onesto e lungimirante
  2. Che ambisce al reale e concreto sviluppo del proprio paese
  3. Competente… che vuol dire tutto e niente (e me lo dico da solo!)

 

E ovviamente tre motivi per non votare un “pessimo” sindaco di Brolo.

 

Domanda stramba. E risposta in ritirata.

  1. Disonesto e poco lungimirante
  2. Che non ambisce…vedi sopra.
  3. Incompetente.

Da osservatore privilegiato della vita politica e sociale di Brolo, una riflessione, perché Brolo non riesce ad esprime volti nuovi, in posizione leader nel suo quadro politico?

 

Non confondiamo leadership e leaderismo. Un leader non può scegliere di esserlo; tanto meno di diventarlo. E molto spesso prevale la tendenza ad imporsi come leader. Credo che Brolo abbia piuttosto bisogno di uomini e di donne che rappresentino la comunità e che si mettano a disposizione della stessa.

Mi fermo qui.

 

Giovani, lavoro e “restare a Brolo”… hai una ricetta che non sia una pozione magica, a questa non crediamo

Non ho nessuna pozione magica purtroppo. Ma ho visto tantissimi amici e ragazzi che conosco allontanarsi da Brolo alla ricerca di occupazione e prospettive di vita migliori. Non mollare alle prime difficoltà e avere più coraggio, determinazione e testardaggine penso possa essere un buon consiglio da fratello maggiore.

 

Quale libro consigliereste da leggere al futuro sindaco di Brolo?

 

Troppo semplice scrivere il Bilancio Comunale o l’Ordinamento degli Enti Locali invece che un libro.

In realtà il Sig. Pippo Condipodero mi ha anticipato e “fregato” la risposta nella sua intervista recentemente pubblicata da Scomunicando. Provo quindi a rispondere lo stesso.

A 15 anni ho letto “Il Lercio” di Irvine Welsh (autore di Trainspotting per intenderci), un romanzo della cosiddetta “chemical generation”

.Il protagonista, come scrive lo stesso autore incarna i peggiori mali della società. Rappresenta pertanto tutto quello che non si deve essere. Un esempio da non imitare.

E quale film?

Ocean’s twelve di Steven Soderbergh è un film molto carino.

Naturalmente consiglio al futuro sindaco di non imitare il protagonista del film impersonato da George Clooney che con i suoi dodici compari ruba l’uovo Fabergé da Roma. Anche se alla fine la fanno franca…

 

Grazie del tuo tempo.

 

 

altre interviste

 

 

altri articoli, lettere, risposte, e divagazioni varie sulle future elezioni … basta cercarli nell’archivio del giornale.

Redazione Scomunicando.it

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