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ANFAS MODICA – Domani ricorre la giornata internazionale delle persone con disabilità

Il 3 Dicembre ricorre la giornata internazionale delle persone con disabilità.

 Si tratta di una data certamente simbolica ma che può essere occasione, sia per noi Associazioni che per le istituzioni, per tirare le somme di quanto si è fatto e di quanto ancora resta da fare per una vera e completa inclusione.

 Ad onor del vero il nostro Distretto è stato uno dei pochi in Sicilia a fare propria, in tutti e quattro i comuni di cui si compone, la Convenzione Onu delle persone con disabilità; una nota certamente positiva, ma che rappresenta il punto di partenza e non certamente d’arrivo.

 Tante, infatti, le difficoltà che ci si trova ancora ad affrontare quotidianamente: pensiamo al diritto allo studio.

Ogni anno studenti di ogni ordine e grado sono costretti ad attendere, se fortunati, almeno due mesi per poter frequentare una scuola che, quando finalmente apre loro le porte, li accoglie con una programmazione alquanto “improvvisata” (che competeva sempre a questa o a quella figura, senza che però la si riesca mai ad individuare).

 La stessa sanità sarà anche per tutti, ma per alcuni lo è certamente meno: le persone con disabilità grave o gravissima che necessitano di determinati trattamenti sono ormai consapevoli di doversi rivolgere altrove.

 Su cosa puntare, dunque? Sul Progetto di vita (art.14 L.328/00), vera e propria cartina al tornasole dei bisogni della persona e strumento, purtroppo, troppo spesso ancora misconosciuto.

E, tanto per chiarire la questione “fondi” (mai sufficienti e sempre chiamati in causa quando si parla di programmazione e progettazione), lasciateci dire che se ne risparmierebbero tanti perché conoscendo i bisogni effettivi si eviterebbero gli sprechi di servizi non necessari, o tra loro slegati e frammentati e, quindi, inutili.

 Una progettazione, però, è quanto mai necessaria anche nel pensare alla vivibilità delle nostre città: visto che ai turisti con disabilità viene richiesto di pagare la tassa di soggiorno, che almeno vengano messi in condizione di godersi la visita della nostra città e di tutte le sue bellezze.

 C’è ancora tanto da fare, come associazione chiediamo di stare tutti uniti e alle famiglie di non arrendersi. Stare Uniti si è più forti.

Redazione Scomunicando.it

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