Così Roberto Speziale, Presidente Nazionale di Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, commenta il disegno di legge “Disposizioni per favorire il sostegno di Alunni con disabilità” assegnato in sede referente alla settima Commissione Permanente del Senato.
“Nel ddl in questione” afferma il Presidente “si parla genericamente della possibilità per i dirigenti scolastici, nell’ottica dell’autonomia scolastica, di attivare collaborazioni con i privati per il sostegno ad alunni con disabilità ma a nostro avviso è assolutamente necessario che il sostegno resti di competenza degli organi pubblici come Uffici Scolastici Provinciali, Miur, Asl, Comuni e Province, anche perché non riusciamo a comprendere chi siano questi “privati”, quali apporti di ulteriore miglioramento, di risparmio e razionalizzazione possano dare al sistema scolastico e quali possano essere i benefici per gli alunni e gli studenti con disabilità”.
“Evidenziamo anche” prosegue il Presidente “che l’autonomia scolastica a cui fa riferimento il testo non rientra nelle tipologie riportate dalla circolare ministeriale del 1997 e che i servizi che i dirigenti possono proporre dovrebbero essere aggiuntivi a quanto già offerto dal servizio pubblico e non sostitutivi di questo”.
Continua Roberto Speziale: “Da questo punto di vista, infatti, ci poniamo molte domande a cui, però, il ddl non fornisce risposte: si corre il rischio che la redazione del P.e.i. sia appaltata ad un soggetto privato? Si corre il rischio che, in virtù dell’intervento dei privati, all’alunno con disabilità non siano più garantiti gratuitamente quei servizi fino ad oggi erogati? Il pericolo concreto, quindi, è che questo ddl porti a ritenere che anche quanto oggi attuato dagli organismi pubblici venga delegato alla capacità organizzativa e manageriale dei dirigenti scolastici, togliendo le responsabilità e le competenze fino ad oggi saldamente in mano a più istituzioni pubbliche”.
Conclude: “Non possiamo quindi condividere il disegno di legge che, tra le altre cose, non contiene neanche una clausola di salvezza – e non siamo certi che si tratti di una semplice svista – che indichi che, in ogni caso, sono fatte salve e permangono le responsabilità e le competenze per l’assegnazione degli insegnanti di sostegno, per l’assegnazione degli assistenti all’autonomia, per il trasporto scolastico, per l’attivazione di gite d’istruzione e visite guidate, ribadendo in maniera espressa le singole normative che le disciplinano”.
“Abbiamo il forte timore che tale iniziativa possa rappresentare l’ennesimo schiaffo agli alunni e studenti con disabilità e alle loro famiglie, già vessati da scarse politiche sociali e mancanza di sostegni concreti, e facciamo così appello ai rappresentanti politici affinché il documento non sia approvato”.
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