diventa bussola per la vita, strumento di coscienza e di libertà.
Anche ad agosto 2025, da Patti arriva un grido che chiede ascolto
E’ quello del Centro studi Cenforum Arteidea Giovaniproposte, fondato da Angela Giordano Lo Ricco, artista e docente che ha fatto della sua ricerca un laboratorio esistenziale e civile.
In un tempo in cui la velocità dell’informazione rischia di ridurre al silenzio la profondità del pensiero, l’“arte da scrivania” si propone come via di riscatto: un’arte che ricostruisce, che smuove le coscienze e che si intreccia con la natura, la scuola e la comunità.
Il suo pensiero
L’ARTE DA SCRIVANIA: TEMPO DI RICOSTRUIRE COLLABORATIVAMENTE COMINCIANDO DALLA CONOSCENZA DEL PIANETA UOMO.
A MALI ESTREMI, ESTREMI RIMEDI
Il Centro studi CENFORUM Arteidea Giovaniproposte, con sede a Patti, informa della NECESSITA’ E L’URGENZA DI DARE GIUSTO SPAZIO E RICONOSCIMENTO ALL’ARTE DA SCRIVANIA, QUELLA CHE INSEGNA A CONOSCERE SE STESSI PER POI GESTIRE LA VITA CON PADRONANZA IDENTITARIA NEL RISPETTO DELL’ALTRO E DELLA NATURA CHE E’ MAESTRA DI ARMONIA…
UNA STUDIOSA DI PATTI, CHE HA FATTO DELL’ARTE UN LABORATORIO DI ESPERIENZA PER LA VITA, e’ costretta A RICORRERE A RIMEDI ESTREMI CON INVITO SUI SOCIAL AD UNA PARTECIPAZIONE D’INSIEME CHE FACCIA ECO FINO AL RISVEGLIO GENERALE
Che si rompano i vincoli, gli schemi e gli inciuci frenanti verso un’azione liberatoria di scienza e di cultura, devianze mentali CHE LEDONO LA LIBERTA’ DI INFORMAZIONE A CHI HA DIRITTO DI PAROLA…
Si rende noto alla collettività tutta, senza trascurare la direzione del TG1 RAI, sede di informazione di STATO, che, a superamento del muro di silenzio perpetrato dalla stampa nazionale nei confronti di chi si è occupata di strategie formative in contesto SCUOLA, sul giornale online SCOMUNICANDO sono riportate le tracce di un percorso strategico di ARTE E DI PENSIERO confluito in un’attività di studio richiesta istituzionalmente in ambito di attività antimafia.
Nel sito www.angelagiordanocenforum.com sono pubblicate alcune lettere indirizzate inutilmente nei posti di comando. La lista è lunga ed è a testimonianza di vuoti a perdere, incolmabili…
Ma il percorso che toglie il velo sulla matrice dei guasti che ci stanno portando allo sfacelo, non può restare impigliato in iter burocratici che ledono all’ARTE la libertà di espressione e di azione e impediscono alle Istituzioni i giusti interventi per debellare il male che incombe da tutte le parti.
Sta scritto a Vienna nel palazzo della secessione: AD OGNI TEMPO LA SUA ARTE ALL’ARTE LA SUA LIBERTA’, ma in questo caso la libertà di azione bloccata da infinito tempo da più parti per non toccare il tasto dolente della scuola, si fa forte degli strumenti figurativi per scuotere AD ARTE tutte le coscienze….
I fatti sono questi: fin dal 1976, una docente di educazione Artistica nelle scuole dell’obbligo, artista con riconoscimenti di critica di certa levatura, avrebbe messo a fuoco la possibilità di interventi utili per favorire nei giovani la conoscenza di sé e la visione corretta delle cose e del mondo in un contesto in cui la scuola della parola metteva in ombra l’interiorità dell’individuo in crescita e le attinenze fra arte e psiche e si poneva come motore frenante verso un contesto di analisi che pretendeva attenzione costante e libertà di movimento.
Facendo da cavia la maestra d’arte Angela Giordano Lo Ricco, docente nelle scuole di Patti e oggi titolare del Centro studi CENFORUM, avrebbe documentato figurativamente la sua personale propensione dimostrativa di fenomeni reattivi mentali e, mettendo a fuoco le intuizioni di FREUD per andare oltre, si sarebbe concentrata sulla decodificazione dei dati di assorbimento della mente umana fino ad arrivare alla sede della coscienza e all’Idea nuova come dimostrazione del pensiero ciclico elaborativo.
Nell’anno scolastico 1986/87 la studiosa di Patti avrebbe aderito alle richieste istituzionali che, in ambito di attività antimafia a rigore della legge regionale 51 volevano raccogliere informazioni per risalire alle radici e alla natura di mafie e dintorni e IDEE per percorsi formativi che si legavano perfettamente alle linee di conduzione del gioco messo in atto con gli allievi dalla docente artista. Un gioco a rischio, perché la scuola formale e non pensante, oltre alle richieste motivate da finanziamenti, non sarebbe andata, ma l’anima dell’arte che dava vita alle idee di Angela Giordano non si poteva fermare. Col testo dimostrativo delle dinamiche evolutive della mente elaborato a concorso, nascevano tre personaggi animati che avrebbero continuato a vivere oltre gli iter scolastici che chiudevano il discorso del confronto delle IDEE, mettendo agli atti della scuola media V:BELLINI carne e cavoli.
L’attività di studio e di relazione di Angela Giordano pretende un confronto per il riconoscimento del ruolo formativo dell’arte e non si può chiudere nei cassetti della scuola e di tutte le segreterie dei posti di comando.
L’arte della studiosa di Patti che racconta di quell’infinito che è dentro di noi e che è rimasto al buio per tanto tempo si unisce al GRIDO di Madre natura che, oggi, è lampante nella rottura di tutti gli equilibri e, offerta come una fetta di torta in una esposizione di Oliveri non per fare scena muta, ma dare orientamento sulla strada da prendere per la risalita. La mostra in atto ad Oliveri, resa tascabile insieme ai testi scritti per facilitare l’incontro con la profondità di noi stessi è pronta per essere presentata e messa in circolazione a partire dalle scuole.
L’attività di pensiero di ANGELA GIORDANO LO RICCO, che va oltre l’esperienza di Giacometti, di Pomodoro, di Mitoraj o Pistoletto e che supera l’intensità di grido di Munch, e che è stata monitorata dallo psichiatra che ha in mano il testo chiuso nei cassetti dalla burocrazia scolastica deve trovare attenzione generale perché tutti abbiamo sottovalutato i criteri introspettivi attraverso cui si arriva a linguaggi elevati di arte, quell’arte oggi tradita dalle manifestazioni immersive spettacolari e non meditativi.
Il pensiero di Angela Giordano espresso in mille modi, ma anche a fumetti, fa scuola e va presentato a largo raggio perché in esso è insita la lotta acerrima tra bene e male e il diritto alla crescita dei giovani insieme all’armonia del creato.
Nei libri di testo di Educazione Artistica è menzionata un’asserzione dello psicanalista Rudolf Arnheim la sottolineiamo per segnalare la motivazione al cambiamento SCUOLA:
L’ARTE NON E’ UN’ISOLA SERVE PER CAPIRE IL MONDO
Che si mandasse un giornalista alla sede Cenforum per documentare con una intervista dal vivo il percorso artistico e i metodi richiesti e fermi dal 2001.
Che si prelevassero i libri con cui si chiude un periodo opaco DELLA STORIA UMANA per dare vita ai giovani CHE HANNO DIRITTO DI TOCCARE IL CIELO andando adagio e per riflessione e non alla velocità di internet o con l’intelligenza artificiale.
I responsabili della redazione di SCOMUNICANDO comunicano sulla base di verità toccate con mano: non si può isolare un’artista che ha avuto il solo torto di essere insegnante nella scuola dell’omologazione e delle sudditanze culturali.
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