ANNIVERSARIO FRANCESE – Sonia Alfano: difendere libertà di stampa per onorare sua memoria

“La memoria di un giornalista come Mario Francese, che fornì alla comunità un servizio eccellente fatto di inchieste scottanti sulla mafia, deve giovare a chi oggi scrive e vuole restare libero da condizionamenti del potere. Nel rispetto della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie andrebbe rivisitato il concetto di ‘giornalismo d’inchiesta’, oggi svilito dalla censura di regime, dalle folli proposte di legge liberticide e dalla scarsa autonomia dei giornalisti stessi. Lottare per la libertà di stampa vuol dire onorare la memoria di chi per mettere le verità scomode nero su bianco ha pagato con la vita. Il mio grazie va a quegli operatori dell’informazione che si spendono in questo senso”.
E’ quanto afferma Sonia Alfano, Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, in occasione del trentaduesimo anniversario dell’uccisione del giornalista Mario Francese. Francese fu ucciso a seguito del suo straordinario impegno civile, e a causa dell’approfondita ricostruzione delle più complesse vicende di mafia degli anni ’70.
“Con l’occasione voglio anche ricordare il figlio Giuseppe, morto suicida nel 2002 dopo aver speso tutta la propria vita nella ricerca di verità e giustizia per l’assassinio del padre. E’ una storia che fa rabbrividire” conclude.