Cronaca

ANTICA CASTANIA – La “ri-scoperta” grazie al lavoro dei ragazzi delle Medie

I RAGAZZI DELLE MEDIE IL 19 GIUGNO PROTAGONISTI DE “IL TRENO DEL TEMPO”

Visti passari na castaniota ‘tnesta purtava na curuna i sita…

“Il treno del tempo” fermerà nello splendido anfiteatro naturale presso l’antico frantoio. Nell’immaginaria stazione un foglio ingiallito, mosso dal tempo e dal vento recita “Anno domini 18…”

19 giugno…

La location è l’antico abitato di Castania, spettatori, attori e registi sono i ragazzi del locale Istituto Comprensivo e in particolare delle medie, che faranno rivivere, grazie a rappresentazioni dirette, il “modus vivendi” dei nostri padri.

I visitatori – l’evento è gratuito e aperto a tutti – potranno rivedere arti, mestieri e artigianato della “Città di ieri” e non mancheranno i riferimenti all’allevamento “fatto in casa”. L’appuntamento con il progetto “ Alla riscoperta dell’antico borgo di Castania” è per lunedì 19 giugno dalle ore 16 a seguire, presso il Museo dell’Olio al Vecchio Centro e la sua realizzazione sarà possibile grazie ad un anno di certosino lavoro dei ragazzi della media umbertina e dei docenti Sarina Battagliola, Nadia Nibali, Maria Laura Tindiglia, Franco Meli e Piera Guidara, coordinati dalla dirigente scolastica Maria Miceli, arrivata a Castell’Umberto da circa un anno dopo essere stata a Cassano d’Adda dove si era “guadagnata” l’appellativo di “Preside degli ultimi” per il suo particolare impegno verso le criticità dei discenti.

“Il progetto, dinamico, – spiega- è trasversale e riguarda arte, musica, storia, discipline umanistiche e coinvolge un po’ tutte le generazioni.”

E ancora: conoscenza del territorio, rafforzamento del senso di appartenenza, input turistico e, per quanto possibile, economico con particolare attenzione alla rivitalizzazione dei rapporti generazionali e ovviamente all’inclusione scolastica. Insomma un tuffo nel tempo e sulle radici locali che comunque riflettono il vissuto di tutti i Nebrodi, finanziato per circa duemila euro, dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Passato maestro di vita – riassume Maria Miceli – da cui origina il presente e le basi per il futuro.

Perché è stato scelto il vecchio centro? Non poteva essere altrimenti. In quel sito fino al 1932 c’era il perimetro urbano di Castania con le sue innumerevoli chiese, il convento, il “Tribunale” e la pietra della vergogna sulla quale i colpevoli espiavano pubblicamente la pena.

“Il treno del tempo” fermerà nello splendido anfiteatro naturale presso l’antico frantoio.

Nell’immaginaria stazione un foglio ingiallito, mosso dal tempo e dal vento recita “Anno domini 18…”

Enzo Caputo

Redazione Scomunicando.it

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