Il Disciplinare, realizzato dal tecnologo alimentare Paolillo, figura sempre più importante all’interno delle aziende, si propone di descrivere le caratteristiche ed i requisiti del pane, indicare le tecniche produttive adottate, sottolineare gli ingredienti utilizzati per dare più sicurezza ai consumatori. “L’elevato pregio qualitativo del “Pane dello Stretto” – spiega Paolillo – è riconducibile: alla modalità di preparazione del lievito madre e/o ove necessario lievito naturale, che consente di utilizzare ceppi di lievito che si sviluppano nel territorio di produzione; alla specificità della “zona reggina” particolarmente vocata per la produzione delle vecchie varietà di frumento, che assicurano un’ottima attitudine alla panificazione delle semole; all’utilizzo di essenze legnose locali, che esaltano il profumo e l’odore caratteristici del prodotto ove è prevista la cottura in forno a legna”. Tra le caratteristiche del “Pane dello Stretto” la forma a “cucchia”, una pezzatura da 500 g; uno spessore della crosta di almeno 3 mm, la mollica di colore ambrata con caratteristica alveolazione minima e costante ed un’umidità non superiore al 33%.
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