Tutto era scattato, in maniera eclatante lo scorso 18 agosto, quando dopo mesi di indagini, che avevano portato alle dimissioni del sindaco di Brolo, a dicembre, appena erano arrivate le prime “comunicazioni”, erano giunti le misure ristrettive per funzionari, dipendenti e per lo stesso sindaco del comune brolese.
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La prosecuzione delle indagini era nell’aria anche per il susseguirsi di accertamenti, sequestri di atti, ma anche per le centinaia di persone interrogate in questi mesi, in Procura, in quanto informate sui fatti e per il coinvolgimento nell’inchiesta di aziende che avevano intessuto rapporti con l’ente comunale.
Indagini che si sono anche spostate a Roma presso gli Uffici della Cassa Depositi e Prestiti e presso la tesoreria comunale gestita dall’Unicredit Banco di Sicilia e che sono condotte dal pool della Guardia di Finanza e dai nuclei di polizia giudiziaria di Polizia e Carabinieri.
Il sostituto procuratore di Patti, Francesca Bonanzinga, titolare del fascicolo sotto il coordinamento del Procuratore Rosa Raffa, ha quindi depositato la richiesta di proroga delle indagini per altri sei mesi.
L’avvenuta richiesta è stata confermata anche dagli avvocati che assistono il Comune di Brolo nel procedimento in quanto parte lesa.
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