La prossemica dei volti, la deferenza verso l’obbiettivo, lo sguardo straniato e disperso di una qualsiasi periferia urbana. Cinque immagini fotografiche più cinque immagini fotografiche, un fotoracconto eterogeneo scritto in un luogo non dedicato alla fotografia nè all’arte contemporanea.
Il 22 di maggio si inaugura a Seravalle Pistoiese (PT) a LaTranquillona la mostra di Massimo Ricciardo e Jessica Grasse, le due serie fotografiche degli artisti partono da una radice siciliana comune dando voce ad una geografia diversa e contrastante.
La selezione d’archivio delle foto di Massimo Ricciardo svilisce il patetismo familistico dell’atto dell’osservare le vecchie foto di famiglia, trasformando una ritualità condivisa in un atto pubblico.
Le immagini sgranate e appesantite dalla patina del tempo, divengono così documento oggettivo e antropologico di una società in cambiamento.
I lavori di Jessica Grasse attaccano lo stereotipo meridionalista dell’assolata Sicilia con una desaturazione massima dei tratti emotivi. Colori emergenti da un opaco panorama che sono una scelta, un’intenzione e non un dato della realtà.
La mostra, oltre alla valenza propria dell’esposizione, si arricchisce dalla locazione inconsueta. Il ristorante diviene un laboratorio, un progetto polifunzionale che offre ospitalità, annota e raccoglie le relazioni tra i lavori d’arte e il pubblico, rigenerandosi in qualcosa di diverso, un evento ibrido tra arte e relazionalità.
a cura di Vincenzo Estremo
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