Protagonisti della serata, dedicata alla luna, Cosimo Costantino: sax soprano e tenore. Giovanni Renzo: pianoforte, tastiere. Giuseppe Faranda: live electronics. La manifestazione rientra tra quelle della rassegna “il mese delle muse”
Da ciò prende avvio un viaggio che, attraverso le note, porta fino ai più remoti confini dello spazio. Dopo il preludio, Incanto, che descrive il senso di stupore provato davanti alla volta celeste, Atlas Coelestis, metamorfosi in partitura della mappa stellare che riproduce l’aspetto del cielo osservato da Galileo in quella storica notte. Pleiades è dedicata alla fittissima, delicata ragnatela delle Pleiadi, gioiello delle notti invernali, mentre con Pulsar ci addentriamo sempre più, nelle profondità dei suoni archetipi, nelle meraviglie del cosmo, accompagnati dall’esatta scansione ritmica della prima pulsar scoperta nel 1967 da Jocelyn Bell. Siamo infine irrimediabilmente attratti dal buco nero di Cygnus X-1, sorgente di raggi X nella costellazione del Cigno, che ci risucchia in uno dei più grandi misteri dell’universo: cosa c’è al di là di un buco nero? L’annullamento dello spazio-tempo in una dimensione unica e contemporaneamente multipla? Una strada verso universi paralleli? Un tunnel spazio-temporale?
Il big bang di un neonato universo in uno stratificato “pluriverso”? Astrorum nexus chiude il ciclo di composizioni con una melodia che solca gli spazi interstellari perdendosi nelle profondità del cosmo, nell’infinito e ancora oltre…
• Preludio: Incanto
• Atlas Coelestis
• Pleiades
• Pulsar
• Cygnus X-1
• Astrorum nexus
“Atlas Coelestis” è una performance multimediale: un concerto per pianoforte, sax soprano, computer e video con animazioni ed immagini legate agli eventi astronomici descritti in ciascuna composizione.
Lo spettacolo è concepito come un vero e proprio evento di carattere scientifico-musicale dal forte impatto visivo: i video che accompagnano la musica, curati dallo stesso autore insieme all’astronomo Gianluca Masi del Planetario di Roma, ricreano negli spettatori la sensazione di un viaggio nell’universo. Lo stesso Masi presenta lo spettacolo introducendo gli spettatori ad una riflessione sul rapporto tra musica ed astronomia.
Visto il carattere di divulgazione scientifica accanto alla componente artistica, potranno
essere coinvolte altre Istituzioni, come Scuole o Università, per spettacoli rivolti agli studenti.
“Atlas Coelestis” è stato presentato al Planetario e Museo Astronomico di Roma, al Planetario di Modena, al Laboratorio di Scienze dell’Ambiente di Pontassieve (Firenze), all’Università di Messina, al Premio Pitagora di Crotone, al Festival delle Scienze di Roma e pubblicato su importanti riviste scientifiche come Coelum e Le stelle.
Nel 2008 la casa editrice Mesogea ha pubblicato il libro con dvd audio-video “Atlas Coelestis – la musica e le stelle”.
La tradizione si rinnova. In occasione della grande festa della Madonna Nera di Tindari, l’associazione…
Cosa può un concerto recital per la pace? Servono parole e note a fermare il…
Piazza Mare ancora gremita, musica, luci e tanta energia: ieri sera Torrenova ha vissuto un’altra…
Una folla commossa, composta da amici, sportivi e tanta gente comune, ha dato l’ultimo saluto…
Ieri è stato celebrato il 28° anno di sacerdozio del parroco di Brolo, Don Enzo…
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…