La protesta è sposata da UIL: UGL, ORSA e CUB. Più passano i giorni maggiore si fa lo sconforto per questi lavoratori che ormai, da troppo tempo, sono in attesa di risposte certe sul futuro proprio e dell’azienda.
Nel mirino della protesta non ci sono solo i vertici aziendali ma anche la politica rea , a loro dire, di essere stata complice della cattiva gestione dell’azienda che cura il trasporto pubblico a Messina “domenica noi non andremo a votare – dicono in coro i lavoratori – il nostro non è un atto di protesta ma la ferrea convinzione che purtroppo non cambierà nulla.
Anche loro hanno grandi responsabilità in questa situazione visto che in questi anni non si è mai pensato ad un effettivo rilancio dell’azienda”. Per descrivere in termini numerici il disastro ATM basta dire che nel 1998 c’erano presenti ben 130 autobus mentre adesso sono attivi solo 10 gli autobus che percorrono la città insieme a 4 tram.
Antonio Macauda
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