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ATTILIO ONOFARO – A Naso è il momento di impegno unitario

L’INTERVISTA

All’indomani delle elezioni amministrative nasitane, in vista del primo consiglio comunale, fissato per martedì 20 ottobre, abbiamo incontrato l’unico uomo di opposizione, il dottor Attilio Onofaro.

occorrerà avere le capacità come Amministrazione di intercettare tutte le opportunità 

Gestisce con successo l’azienda di famiglia insieme al fratello; è laureato in Economia Politica presso l’Università commerciale “Luigi Bocconi” di Milano. È una persona molto equilibrata e seria, dotato di ottime capacità di analisi. La politica nasitana non lo vede interessato in prima persona per la prima volta, poiché è già stato consigliere comunale di maggioranza  dal 1997 al 2002 con l’amministrazione di Salvatore Caliò.

Le regole della democrazia sono dure: c’è chi vince e c’è chi perde. Cosa si sente di dire ai suoi elettori e ai suoi avversari?

Buongiorno, sia ai miei elettori che ai miei avversari dico esattamente la stessa cosa: l’elezione di un nuovo Consiglio Comunale e di una nuova Giunta rappresenta un importante -tanto delicato quanto privilegiato- momento di impegno unitario, onnicomprensivo delle esigenze di tutta la comunità, senza più alcuna distinzione tra vincitori e vinti.

Tornerà, dopo molti anni, a far parte del Consiglio Comunale. Il suo atteggiamento rispetto al passato cambierà o sarà lo stesso? E se cambierà, come cambierà?

Rispetto al passato è diverso il punto di partenza: nel 1997 alla maggioranza, adesso all’opposizione. Non cambia però l’atteggiamento che è quello di massimo impegno a partire da idee sempre più nuove, concrete e di serio sviluppo del nostro territorio. Essere consigliere di minoranza sarà solo uno stimolo in più a smuovere e stimolare tutto il Consiglio e la Giunta a favore di una visione delle cose innovativa e propositiva, quale mi sento di incarnare.

Quali saranno i primi atti che porterà in Consiglio e che vorrebbe fossero votati dai nuovi colleghi d’aula?

Responsabilmente, in linea con quanto abbiamo raccontato e proposto durante tutta la campagna elettorale, il primo atto che chiederò al Consiglio di votare è quello di effettuare un censimento “strutturale” di tutti i comparti socio-economici di Naso, a maggior ragione dopo il devastante incendio del 3 ottobre 2020 e il nuovo preoccupante avanzamento del Covid-19. E’ fondamentale nel giro di qualche settimana scattare una fotografia del tessuto sociale ed economico del territorio, e come Consiglieri capire quali sono i comparti che necessitano di un prioritario intervento da parte dell’Istituzione Comune, ovvero di altre Istituzioni. Il quadro di dati che ne verrà fuori, oltre a dover essere costantemente aggiornato, dovrà orientare, in modo mirato, le nostre decisioni e i nostri sforzi a favore della collettività, senza dispendere energie.

Lo stato d’emergenza dovuto all’incendio di sabato 3 ottobre e all’incremento dei contagi da Covid-19. Come pensa si possa risollevare l’economia di un paese devastato dalle fiamme e terrorizzato dal virus?

L’incendio del 3 ottobre, nel suo triste e devastante ripetersi dopo quello del 2007 e altri negli anni passati, deve far riflettere sullo stato di abbandono cronico delle nostre campagne e sulla necessità – a latere degli interventi in emergenza che saranno garantiti dalla Regione per attenuare i danni nell’immediato- di orientare, senza perdere tempo, i cittadini sulle nuove e concrete opportunità (si pensi ai Fondi del PSR Sicilia 2014-2020 di prossima scadenza) di investire e realizzarsi nelle attività agricole e di sviluppo sostenibile del territorio.

Al tempo stesso, da una crisi pandemica come quella del COVID occorrerà avere le capacità come Amministrazione di intercettare tutte le opportunità in termini di iniezione di liquidità garantite dalla Stato e alla possibilità di favorire la realizzazione di attività imprenditoriali in numerosi settori, a partire dalle importanti deroghe -previste dalle disposizioni di urgenza che si stanno via via emanando- rispetto agli ordinari iter procedimentali e autorizzativi.

La campagna elettorale è stata molto intensa, a volte dai toni decisamente accesi, ma è stato anche un momento di confronto. Cos’ha imparato da questa?

Ho imparato che non bisogna rinunciare a descrivere il proprio modo di pensare e la propria visione delle cose, anche quando, ad un primo impatto, le tue idee possono apparire scollegate da una realtà come quella di Naso e quasi irrealizzabili. Il coraggio me lo hanno trasmesso tanti elettori che non mi conoscevano e che con discrezione e in punta di piedi si sono avvicinati a me, perché contagiati dalla forza propulsiva di ragionamenti che ti stimolano non alla rassegnazione ma all’impegno, non all’accettazione passiva di uno stato di cose spesso immobilizzato, ma alla conquista attiva e coinvolgente di condizioni di vita sempre migliori per se stessi e gli altri.

Ringraziamo l’amico Attilio per il tempo dedicato alla nostra intervista ed auguriamo anche a lui buon lavoro!

Alessia Caliò

 

Redazione Scomunicando.it

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