Categories: Cronaca Regionale

AUTOGESTIONE – Da oggi anche al “Vittorio Emanuele III” di Patti.

Gli studenti hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale per esprimere il loro disaccordo sul DDL Aprea e per manifestare, ancora una volta, il forte disagio che vivono a causa dei vari problemi legati all’edilizia scolastica.

Da giovedì a sabato (25, 26, 27 ottobre) gli studenti sospenderanno le ordinarie attività scolastiche sostituendole con attività didattiche alternative di interesse comune.

Questa mattina, ad esempio, sono state organizzate all’interno dell’istituto attività di approfondimento, di recupero (italiano, latino, matematica) e vari laboratori (artistico, musicale, teatrale e di cineforum).

Quest’anno si è deciso di adottare una forma di protesta costruttiva per dimostrare che è possibile conciliare il diritto allo studio con il desiderio di esprimere dissenso e rabbia riguardo una proposta di legge che interessa direttamente chi frequenta ogni giorno l’ambiente scolastico. Questo DDL, infatti, riduce i diritti degli studenti e colpisce in prima persona i docenti.

Così, sin da subito, i professori del Liceo si sono mostrati favorevoli e disponibili alle iniziative degli alunni, manifestando fiducia nella loro serietà e nel loro impegno.

“Non vogliamo che venga approvata una legge che ci impedisce di aver voce nei consigli di classe e in quelli d’Istituto e, soprattutto, ci spaventa l’idea che un privato possa avere un forte potere decisionale all’interno della scuola pubblica.

Per usufruire dei diritti di cui godiamo oggi, generazioni di studenti hanno lottato con passione e determinazione e noi continueremo a difendere quanto ottenuto in passato.” afferma uno studente.

I ragazzi sono ben informati su ciò che la legge Aprea comporterebbe qualora entrasse in vigore. Sanno a quali rischi si andrebbe incontro nel caso in cui la scuola pubblica diventasse una “fondazione” e un privato amministrasse le sue finanze. Gli studenti si sentono esclusi, insieme al personale ATA, dai consigli d’istituto e di classe hanno la sensazione di perdere voce su questioni che li riguardano da vicino. Anche il corpo docente subisce un duro colpo: le ore di servizio aumenteranno da 18 a 24, non tutti i professori avranno lo stesso grado, lo stesso stipendio e gli stessi diritti.

Per i neolaureati sarà difficile ottenere una cattedra: troppi processi burocratici rallenteranno i tempi di inserimento nel mondo del lavoro.

Gli studenti sono pienamente consapevoli che le armi a loro disposizione siano esigue e sempre meno efficaci e fortemente preoccupati per il loro futuro, sperano che questa volta il loro messaggio arrivi chiaro e distinto e che non passi inosservato come già successo nel corso degli anni.

Per conoscere nel dettaglio il DDL Aprea:

http://3ottobre.forumattivo.com/t112-sintesi-disegno-di-legge-aprea

admin

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