Categories: Cronaca Regionale

AUTOSTRADE – Un decreto per bloccare l’aumento dei pedaggi in Sicilia, lo rivendica l’onorevole Roberto Corona.

Più di 80 chilometri per fare rifornimento da Tindari a Termini Imerese senza aree di servizio, una delle anomali di un sistema autostradale che non spende, secondo Panorama, 84 mila euro per riammodernarsi e lascia i caselli di Taormina non abilitati alle carte di credito E’ drastico l’onorevole del Pdl Roberto corona che chiede un decreto per bloccare gli aumenti dei pedaggi autostradali in Sicilia.
“Non aumentare il pedaggio nelle autostrade siciliane” dice Corona- della delegazione messinese – “Per altro il nostro sistema autostradale non è certamente adeguato agli standard nazionale e sarebbe un pò come unire il danno alle beffe per l’utente siciliano costretto spesso a code interminabili ed a viaggiare in gallerie con illuminazione per nulla sufficiente”.
Corona ha annunciato i contenuti dell’interrogazione parlamentare per la sospensione degli aumenti delle tariffe.
Anche il settimanale Panorama a proposito del Consorzio autostrade siciliane, scrive: “In sette anni dal 2000 al 2007, la differenza tra ciò che le autostrade siciliane avrebbero dovuto investire a norma di legge (35% dei pedaggi) e ciò che effettivamente hanno investito è pari ad 84 mln di euro. Ottantaquattro milioni non spesi, insomma!”.
Roberto Corona dice anche che bisogna chiudere per il periodo estivo i cantieri non urgenti e spostare alle ore serali e notturne quelli improcrastinabili. Un mix di denunce esplosive e consistenti per le quali  il deputato dell’Ars al Pdl ha chiesto all’assessore alle infrastrutture e alla mobilità, oltre all’emanazione del decreto blocca aumenti, di intervenire presso il commissario straordinario, Matteo Zapparata, perché si prendano tutti i provvedimenti necessari per ottimizzare la fruizione ottimale delle autostrade dell’Isola.
A tutto ciò bisogna aggiungere l’assoluta insicurezza di lunghi tratti asfaltati dove dossi e dislivelli mettono a rischio chi viaggia, la mancata apertura dell’area di rifornimento nella zona di Salinà, in contrada di Piraino, subito dopo la svincolo di Brolo per chi viaggia verso Messina.
Sulle aree di rifornimento il caso è grave, basti pensare che sulla Messina Palermo, dall’area di Tindari ( per chi viaggia in direzione Palermo) bisogna arrivare nei pressi di Termini Imerese ( sulla A18 la Palermo Catania), per fare rifornimento, più di novanta  kilometri. Un record negativo che neanche le piste sahariane ormai hanno più.

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