Categories: Cronaca Regionale

AVVOLTOI – Altri due voleranno sul Parco dei Nebrodi

Due nuovi Grifoni provenienti dalla Spagna e dalla Calabria si aggregano alla colonia degli avvoltoi del Parco dei Nebrodi.
Gli avvoltoi erano intenti a cibarsi nel punto di alimentazione complementare per uccelli necrofagi, insieme ad altri componenti della colonia dei grifoni dei Nebrodi.
Il progetto di reintroduzione dell’Avvoltoio Grifone attuato nel Parco dei Nebrodi assume sempre più una valenza internazionale. Un grifone proveniente dalla Spagna ed uno dal Parco Nazionale del Pollino sono stati avvistati nei giorni scorsi presso “l’Area del Grifone” di Alcara Li Fusi, durante una della attività di monitoraggio.
È stato così possibile distinguere questi due individui “immigrati” grazie ad un anello dal codice alfanumerico posto in una zampa che consente di risalire alla loro provenienza.
I grifoni sono uccelli veleggiatori che in una sola giornata riescono a percorrere centinaia di km. A notare i due nuovi “ospiti” lo zoologo del Parco, Antonino Spinnato. “Per primo – racconta entusiasta – ho distinto il grifone spagnolo con l’anello marker di colore giallo e dal codice 8FN. Il secondo indossa un anello azzurro con il codice E00 e sulla spalla sporge l’antenna di una radio trasmittente, caratteristica dei grifoni rilasciati in Calabria, grazie al progetto di reintroduzione attuato dal Parco del Pollino”.
A confermare la provenienza dei grifoni calabresi anche Pietro Serroni, responsabile dell’ufficio conservazione dell’Ente Parco del Pollino. “Adesso siamo in pareggio 1-1 – dice con ironia – dopo l’arrivo del grifone G76 dei Nebrodi nel nostro Parco, avvistato nei mesi scorsi anche in Abruzzo”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Commissario Straordinario dell’Ente Parco Antonino Ferro: “siamo felicissimi che alla colonia dei nostri grifoni si uniscano anche individui giunti da altre regioni, come era del resto già accaduto l’anno scorso con il grifone proveniente dalla Francia, chiamato Jean Pierre, come lo zoologo francese Jean Pierre Choisy che ne aveva confermato la provenienza dal Parco regionale di Vercors”.
alberto visalli

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