Fotonotizie

BARCELLONA P.G. – Contaminazione dell’acqua distribuita dal civico acquedotto: la situazione migliora notevolmente

Risultati degli accertamenti più recenti tranquillizzanti, evidenziato trend positivo, è quanto rilevato con una nota dall’Amministrazione barcellonaese

In concomitanza con l’accertamento della contaminazione da coliformi che ha condotto all’adozione dell’ordinanza n. 13 dell’8 febbraio 2020 con cui si fa divieto di utilizzo per l’uso potabile ed alimentare dell’acqua erogata dal civico acquedotto in alcune zone della città, gli uffici tecnici del Comune hanno attivato i protocolli d’intervento valutati più opportuni per ricondurre la situazione a normalità.

Contemporaneamente si provvede a monitorare i livelli di contaminazione con ripetute campagne di analisi eseguite su numerosi punti di prelievo sparsi sul territorio, analisi utili a riscontrare l’efficacia delle misure attivate e ad accertare il rientro degli indicatori nei parametri di normalità.

Sebbene le attività siano ancora in corso, i risultati degli accertamenti più recenti sono tranquillizzanti, giacché evidenziano tutti un trend positivo, con una significativa riduzione mediamente non inferiore a due terzi rispetto a quelli iniziali -dei valori di contaminazione rilevati, in qualche caso, anzi, già rientrati nei parametri di legge.

La vicenda, chiaramente, non risulta ancora chiusa, ma la sua evoluzione ispira un cauto ottimismo sul fatto che ciò possa accadere già nei prossimi giorni.

A tutela della salute collettiva restano ferme le disposizioni dell’ordinanza n. 13/2020, la quale sarà revocata non appena sarà accertata la definitiva rimozione della contaminazione.

Alla luce dell’accesa discussione pubblica che in tanti intrattengono in merito alla vicenda, soprattutto sui principali social network, talvolta anche sfiorando toni polemici o esercitandosi nella divulgazione di informazioni imprecise, si rammenta che l’ordinanza adempie le prescrizioni del D.Lgs. n. 31/2001, il quale -a tutela della salute pubblica -impone valori dei parametri microbiologici pari a zero per ogni 100 ml. di acqua distribuita, indipendentemente dalla possibilità che la carica batterica possa essere abbattuta a valle della distribuzione, al momento del consumo finale, mediante trattamenti chimici (es., clorazione) e/o termici (es., bollitura) idonei a rendere la risorsa comunque utilizzabile anche per l’uso potabile o alimentare.

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

OLIVERI – Nino Vitale nominato Commissario della Dc

Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…

1 ora ago

GIORGIO ARMANI – Il ricordo, nella grafica di Antonio Morello

 il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)

2 ore ago

PATTI – Il Movimento “Patto per Patti” affonda il colpo: “Quattro anni persi, città senza guida né visione”

Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…

2 ore ago

LUCI E OMBRE SUL PNRR – A Capo d’Orlando il bilancio a un anno dal termine

Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…

2 ore ago

IL FURTO AD ANTENNA DEL MEDITERRANEO – Arresti domiciliari per un 24enne

E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…

8 ore ago

TRA CLOUD E MOBILE BANKING – L’importanza di scegliere siti sicuri

TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri

9 ore ago