In scena – su drammaturgia elegantemente vibrata sul doppio registro del disvelamento e della provocazione – Vittorio Sgarbi e il “suo” Caravaggio. Le opere, la vita, la potenza rivoluzionaria di Michelangelo Merisi diventano canovaccio (violino ed elettronica di Valentino Corvino, scenografia video di Tommaso Arosio, regia e Luci di Angelo Generali) e in controluce raccontano anche l’oggi, a partire dal parallelismo iniziale tra Caravaggio e Pasolini. Spettacolo sontuoso, ha visto Sgarbi sul palcoscenico per oltre due ore, e disponibile poi anche ad un firmacopie che si è rapidamente trasformato in serie di dialoghi.
Il prossimo appuntamento nella stagione del “Mandanici”, diretta da Sergio Maifredi in accordo con l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Materia, è con il “Balletto di Mosca” e “Il Lago dei Cigni” il 9 dicembre alle ore 21.
fotografie Ritratti di Ignazio Brigandì
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