Gli aumenti sui quali si sta ragionando si rendono necessari, nell’esercizio in corso, a causa della pesante riduzione delle entrate derivante dallo sforamento del patto di stabilità da parte della precedente amministrazione, reiterata negli 2006, 2009, 2010 e 2011. Per il prossimo anno i trasferimenti da parte dello stato prevedono una sanzione per il Comune di 860.000 euro circa (che non verranno trasferiti dunque all’ente), a ciò si aggiunge il disavanzo di amministrazione ereditato dal precedente governo cittadino (118.000 euro circa per quest’anno e altrettanti per l’anno prossimo), dall’eliminazione dell’addizionale comunale sull’energia elettrica (circa 400.000 euro), e, infine, dal taglio dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione (1.000.000 euro circa). La cifra complessiva che verrà a mancare è pari a circa 2.496.000 euro, dunque le minori entrate dovranno essere compensate da altre voci per raggiungere l’equilibrio di bilancio.
In questi mesi si è lavorato ad un piano di riduzione delle spese che non incida sui servizi essenziali (asili nido, mensa, servizi per disabili e anziani), ma che vada a diminuire gli sprechi. Tale processo potrà però dare i suoi frutti solamente a partire dall’anno prossimo, considerato tra l’altro che si sta per approvare un bilancio di previsione di cui sono stati già spesi otto/dodicesimi.
Stando così le cose, l’unica via praticabile per non tagliare i servizi essenziali è l’aumento delle entrate tramite le imposte locali. Resta ad ogni modo ferma l’intenzione di questa Amministrazione di limitare questo tipo di intervento all’anno in corso – riabbassando le aliquote possibilmente già dal prossimo anno – allorché i tagli agli sprechi, la lotta all’evasione fiscale, e la potenziata riscossione dei proventi legati ad oneri di urbanizzazione e sanatoria potranno dare i loro frutti.
La Giunta sta ragionando comunque su un aumento delle aliquote limitato esclusivamente alle seconde case, portando l’aliquota base dal 7,6 al 9,6, senza toccare l’aliquota per i proprietari di immobili utilizzati nella propria attività imprenditoriale, per i soggetti colpiti dall’alluvione del novembre 2011 e per le seconde case locate a soggetti che le utilizzano come abitazione principale. Nessun aumento verrà proposto sulla prima casa.
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