Stando agli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, padre e figlio, nella serata del 25 Agosto, si sarebbero recati a casa della vittima e avrebbero esploso nove colpi di fucile all’indirizzo di Alessandro Maggio, che si trovava davanti alla propria abitazione unitamente alla convivente. Solo il caso ha voluto che, a parte una ferita alla testa riportata dal Maggio, i proiettili abbiano raggiunto solo l’autovettura in sosta, porta e finestre.
Il movente dell’atto sembrerebbe ricondursi a pregressi rapporti conflittuali tra gli indagati e la persona offesa. Le indagini condotte dai Carabinieri sotto la direzione del Sostituto Procuratore Dott. Fabio Sozio, e consistite in complesse attività tecniche ed info-investigative, hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati ed il loro pericolo di fuga, nonché di reiterazione del reato.
Per queste ragioni l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto opportuno procedere al fermo, e così nella tarda serata di ieri i Carabinieri si sono recati a casa degli Arcoraci, conducendo padre e figlio prima in caserma e successivamente al carcere di Messina Gazzi.
L’incessante attività investigativa ha permesso di fare luce sul grave episodio delittuoso in poco più di un mese dal compimento dello stesso.
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