Il tema dell’innovazione tecnologica è di rilevanza fondamentale per un settore in difficoltà, vuoi per le ricadute negative della più ampia crisi economia, vuoi per le nuove stringenti norme introdotte con il regolamento comunitario 1967/2006 sulle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mediterraneo. “La filiera ittica siciliana – dice Basciano – deve assolutamente poter cogliere l’enorme disponibilità di fondi previsti per l’innovazione e la R&S. Oggi abbiamo undici consorzi di produttori che rappresentano il 70 per cento della flotta siciliana e dieci impianti di acquacoltura che hanno la necessità di innovare i cicli di produzione e di mettere a punto la riproduzione di specie innovative come la ricciola. Lo stesso vale per le centinaia di aziende siciliane di trasformazione e conservazione, che attraverso l’innovazione possono rendere più efficiente ed efficace la distribuzione”.
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