Proseguirà quindi lo speciale rapporto d’affetto che lega Portannese a tutto l’ambiente orlandino, che ancora sperava in una positiva conclusione delle trattative tra il giocatore e la Società, nonostante le indiscrezioni degli ultimi giorni avessero accostato la guardia agrigentina ad altri club (alcuni militanti anche in Serie A), inevitabilmente interessati al valore dell’atleta, protagonista di una brillante stagione in maglia biancazzurra, con 9.6 punti, 5 rimbalzi, 1.5 assist e il 39.1% da tre in 24.5 minuti di media.
Malgrado la decisione di esercitare l’opzione per recedere dal contratto maturata a giugno dal cestista siciliano, infatti, i contatti tra l’Orlandina e Portannese non si sono mai interrotti e alla fine ha prevalso la volontà reciproca di continuare insieme un percorso che ha già regalato tante soddisfazioni, seppur condensate nello spazio di appena un campionato.
Un campionato che Portannese – esaltato dagli schemi di coach Gianmarco Pozzecco e dalla fiducia di compagni di squadra, dirigenza e tifosi – ha giocato da protagonista, al punto da meritare la convocazione in Nazionale (la prima in azzurro per un cestista in forza all’Upea) e il riconoscimento come miglior giocatore nell’ambito della quarta edizione dei Premi “Nino Donia”. Marco, quindi, potrà ancora dimostrare le sue qualità a Capo d’Orlando, dopo le diverse esperienze avute fuori dalla Sicilia.
Cresciuto nella Fortitudo Agrigento, Portannese mostra fin da giovanissimo il suo talento, che lo porta a trasferirsi a Livorno a 16 anni. Nel 2007 la Montepaschi Siena lo ingaggia con un contratto pluriennale, per poi girarlo al Colle Val d’Elsa in DNC, dove fa registrare 24.3 punti di media. Nel 2008/2009 esordisce in Serie A con la Sutor Montegranaro, mentre l’anno seguente passa alla Virtus Siena in DNA, disputando un campionato da 16.6 punti, 4.4 rimbalzi e 2.9 palloni rubati di media. Nell’estate del 2010 va a Scafati, in Legadue, ma in Campania non riesce a esprimere il suo potenziale e dopo sette partite ritorna alla Virtus Siena, con cui conquista la Coppa Italia di DNA e mette a referto 15.4 punti, 3.7 rimbalzi e 2.3 recuperi di media. Nel 2011/2012 accetta il trasferimento all’ambiziosa Pms Torino (sempre in DNA), dove fa la differenza con 16.4 punti, 7.2 rimbalzi, 2.7 palloni rubati, il 37% da tre e il 90% dalla lunetta. In seguito all’ottimo anno in Piemonte, Eurobasket.com lo inserisce nel miglior quintetto della lega e Simone Pianigiani lo convoca per uno stage nella Nazionale sperimentale. Poco dopo il ripescaggio in Legadue, l’Orlandina Basket lo ingaggia, offrendogli un contratto triennale.
Ufficio Stampa Orlandina Basket
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