Centrale del Latte Brescia – Upea Capo d’Orlando 85-83 (24-22) (44-36) (59-60)
Centrale del Latte Brescia:
Giddens 17, Slay 23, Rinaldi 12, Fultz 13, Procacci 6, Loschi 3, Cuccarolo 4, Bushati 3, Di Bella 4.
All.: Martellossi
Upea Capo d’Orlando:
Archie 29, Portannese 17, Laquintana 7, Benevelli 18, Soragna 7, Cefarelli 5, Ciribeni, Busco n.e., Basile n.e.
All.: Pozzecco.
Poche gare si possono perdere e vincere nello stesso momento. Brescia-Orlandina è una di queste. La vittoria sportiva va alla Leonessa Brescia per 85-83, ma quanto fatto dall’Upea in questa prima gara di campionato è quantomeno eroico. Arrivati a Brescia senza playmaker titolare, Coach Pozzecco ha dovuto rinunciare anche a Gianluca Basile per un fastidio muscolare e a Sandro Nicevic per la mancata ricezione alla FIP del nulla osta alla Federazione Cestistica Croata.
Sul parquet ostico del Centro Sportivo San Filippo di Brescia lo starting five è: Laquintanta, Portannese, Soragna, Archie e Benevelli. Dopo due minuti è 2-5 per l’Upea (tutti punti realizzati da Archie). Se qualcuno avesse qualche dubbio sulla personalità di Laquintana, ci pensa lo stesso Tommaso a fugarglielo: tripla sullo scarico e rimbalzo nell’azione difensiva successiva. Brescia ruota gli uomini e con Rinaldi, Loschi e Giddens (2+1) si porta avanti e termina il quarto sopra (24-22).
In avvio di secondo quarto realizza dalla lunga distanza Soragna “scherzando” la difesa di Cuccarolo, facendolo arretrare e, conquistato lo spazio necessario, scagliando il tiro (27-25). Grande giocata difensiva del capitano orlandino subito dopo: stoppa Slay, ma la palla gli resta in mano e l’americano realizza dall’arco (32-27 dopo 3’). Due triple di rara importanza di Cefarelli e Archie danno forza all’Upea di respingere il tentativo di fuga bresciano (42-36 a 1’ dalla pausa lunga). Inventa Fultz e all’intervallo Brescia è sul +8 (44-36).
Rinaldi apre le danze da sotto al rientro sul parquet, ma Archie riesce a trovare un canestro nonostante il fallo subito (47-39 dopo 2’). Bushati rifila una testata sul naso a Laquintana, il play è costretto a uscire e tocca a Portannese portare palla. Brescia perde palla e coach Pozzecco chiama time-out. Il Poz stringe i ragazzi vicino a Laquintana steso per terra dolorante e da lì le indicazioni tattiche e umorali. All’uscita dalla chiamata del tecnico realizza Cefarelli dall’area con un elegantissimo lay-up, Soragna dal palleggio in uscita dal blocco dalla media distanza e Portannese piazza la tripla che porta Capo a -1 (57-56 a 1’). La guardia siciliana realizza in penetrazione due canestri di fila e il terzo quarto si chiude con l’Orlandina in vantaggio (59-60).
L’uscita dall’ultima pausa però non è quella che ci si aspettava, con Laquintana fuori per la botta al naso, Archie dolorante, Brescia piazza un break di 7-0 che potrebbe chiudere la gara. Viene fischiato anche un tecnico a Pozzecco, ma rientra Archie che con due triple consecutive rimette in scia l’Upea (68-66 a 6’ dalla fine).
Arrivano, però, il quarto e il quinto fallo di Portannese, la tripla in transizione di Slay e Brescia vola sul +7 (75-69 a 5’). Altri quattro punti in fila di Archie danno nuova linfa all’Orlandina, l’americano si presenta anche due volte in lunetta ma dei quattro liberi due vanno fuori (78-75 a 3’). La seconda tripla consecutiva di Slay potrebbe chiudere di nuovo il match, ma grazie a uno splendindo Andrea Benevelli e a Laquintana, rientrato eroicamente in campo, Capo si porta sul -2 (81-79 a 36 secondi dalla fine). Realizza ancora Brescia, ma Archie trova un clamoroso canestro da 8 metri subendo il fallo e concretizza anche il potenziale gioco da 4 punti: è parità (83-83 a 15 secondi dalla fine). Fallo di Ciribeni su Fultz, che fa 2/2, per giocare il possesso della partita, palla a Archie per il tiro da tre per vincerla, ma la palla va sul ferro e sul rimbalzo il tapin di Laquintana esce.
«I ragazzi devono essere orgogliosi – dichiara coach Pozzecco a fine gara– siamo stati a dir poco commoventi. Sono successe cose troppo penalizzanti per noi, l’ultima il colpo che ha preso Laquintana. I ragazzi sono stati straordinari e hanno giocato dando tutto quello che avevano».
L’Orlandina ha davvero sfiorato l’impresa e date le condizioni con le quali si è presentata in Lombardia l’impresa l’ha in parte compiuta. «Avevo un sogno e ci siamo andati vicini – continua il Poz – la partita è stata memorabile per spettacolo e intensità. Questa squadra deve giocare per farsi amare della gente, dobbiamo ringraziare i tifosi che sono venuti fino a qui». La scossa è arrivata nel terzo quarto durante un time-out con Laquintana a terra dolorante e coach e compagni stretti vicino a lui: «Volevo che i ragazzi stessero vicino a Tommy che aveva dolore. Dobbiamo sempre stare uniti nei momenti di difficoltà».
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