GIU’ LE MANI DALL’OSPEDALE DI PATTI
Ora tocca al reparto TIN, il reparto di terapia intensiva neonatale, quell’eccellenza che ho avuto modo di conoscere il 29 novembre scorso quando è nato mio figlio. Un reparto da fare invidia ai migliori ospedali d’Italia.
La politica ha però deciso che questo reparto, forse perché fa ombra ad altri ospedali della provincia, va depotenziato e poi possibilmente chiuso. La città di Patti non può consentire questo ulteriore atto di aggressione, agevolato dall’assenza di una classe politica cittadina adeguata ai tempi.
Mi appello a tutti i vari esponenti politici locali che militate nei vari partiti di governo regionale e nazionale, date un senso alla vostra appartenenza partitica, sensibilizzate i vostri riferimenti politici per i quali non perdete competizione elettorale per sostenerli elettoralmente.
Ma a che pro se poi non siete in grado di tutelare i gioielli del vostro territorio il più delle volte a vantaggio dei territori di appartenenza dei vostri stessi riferimenti politici?!?
Svegliatevi e iniziate a pedalare e se non sapete cosa fare nel caso specifico ve lo spiego io: prendete la macchina andate a palermo e vi incontrate con il Presidente Musumeci a l’assessore Razza affinché quest’ultimo faccia un decreto che qualifichi il reparto neonatale di Patti da primo livello a secondo livello (i numeri ci sono), nel contempo una volta che siete a palermo prendete un aereo ed andate a Roma e vi incontrate con il Presidente Conte ed il ministro Speranza e gli dite di riconoscere e ratificare il decreto assessoriale che l’assessore Razza deve fare in deroga alla rete ospedaliera in vigore.
Dopodiché dite al direttore generale dell’azienda sanitaria di Messina di revocare il provvedimento adottato oggi e di adottarne uno per potenziare il reparto neonatale di Patti e del reparto TIN.
Nel contempo i vari esponenti locali del Pd, del M5S, di Leu, di Diventerà Bellissima, di f.i., di fdi, di lega, dell’udc, dell’mpa, di Ora, sensibilizzate i vostri riferimenti regionali e nazionali su questa vicenda.
Il tempo degli alibi e dello scarica barile è finito.
PATTI REAGISCI ORA O MAI PIÙ.
Se non avete rispetto dei nostri padri che, seppur con i loro limiti, ci hanno lasciato una struttura ospedaliera da fare invidia a tanti, fatelo almeno per i vostri figli che diversamente saranno costretti sempre più numerosi ad abbandonare la nostra città.