La Soprintendenza autorizza il progetto preliminare e la Giunta dà l’ok all’UTC per aderire alla domanda di finanziamento. La proposta dell’Esecutivo è stata sottoscritta dall’assessore delegato ai lavori pubblici Rotelli. L’opportunità di partecipare al Bando per la valorizzazione dei Borghi storici del Sud Italia nasce da un progetto sviluppato dall’Ufficio Tecnico. di Enrico Caiola
Con una nota indirizzata al Sindaco Alvaro Riolo a firma della Soprintendente arch. Mirella Vinci, i Beni Culturali di Messina hanno espresso parere favorevole alla richiesta con la quale la responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Acquedolci, arch. Claudia Cantarella, aveva trasmesso gli elaborati progettuali in riferimento ai lavori di restauro e ripristino filologico dell’antico impianto del Castello Cupane, per aderire al bando MIBAC FSC 2014/2020 nell’ambito del recupero dei manufatti storici ed il loro inserimento nel piano culturale e turismo FSC 2014-2020. Il bando intende sostenere progetti finalizzati al rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere “identitario”. Gli elaborati progettuali elaborati dal Comune di Acquedolci sono frutto del lavoro del tecnico comunale che da oltre un anno ha concretamente operato per strutturare un progetto di recupero dell’immobile monumentale del Castello che è il risultato di circa sei secoli di sovrapposizioni architettoniche. Lo scorso anno subito dopo il suo insediamento, l’arch. Cantarella, si era recata più di una volta al Castello per dei sopralluoghi svoltisi anche alla presenza di alcuni tecnici della Soprintendenza. Matura pertanto adesso il frutto dello studio posto in essere dal responsabile dell’UTC del Comune di Acquedolci che ha dimostrato grande interessamento per questo importante monumento architettonico del territorio, testimonianza importante della storia di Sicilia.
L’autorizzazione del progetto preliminare da parte dei Beni Culturali, prende atto della completezza degli elaborati progettuali che prevedono gli interventi di recupero, a condizione che la destinazione d’uso dell’immobile non subisca variazioni e rimanga ad uso culturale. Sempre la Soprintendenza richiede che i lavori vengano affidati a ditte specializzate in restauro riservandosi di valutare ed esprimere in futuro un parere sul progetto definitivo per eventualmente intervenire al fine di “condizionare” l’esecuzione in corso d’opera con la finalità di migliorare la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni oggetto dell’intervento, prevenendo o riducendo i possibili rischi di danneggiamento o deterioramento dei beni tutelati, indicando “metodologie e tecniche di intervento attinenti il restauro e la conservazione dei beni monumentali”.
Su proposta dell’assessore delegato ai Lavori Pubblici Cirino Rotelli la Giunta Comunale di Acquedolci ha proceduto a deliberare la proposta progettuale per il Restauro e Ripristino Filologico dell’antico edificio,dando incarico all’UTC di predisporre tutti gli atti per aderire alla domanda di finanziamento che dovrebbe adesso aprire la strada alla possibilità che il progetto realizzato dall’arch.Cantarella e preliminarmente approvato dalla Soprintendenza venga effettivamente inserito tra i beneficiari dei finanziamenti finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale degli antichi Borghi dei Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Gli interventi mirano a sostenere progetti innovativi di sviluppo turistico che favoriscano processi di crescita socio economica nei territori beneficiari, anche al fine di promuovere processi imprenditoriali che ne accrescano l’occupazione e l’attrattività. Per Acquedolci e per il patrimonio monumentale del territorio è una grande occasione !