Nato a Brolo nel 1946 è Medico, Psichiatra. Direttore dei Servizi di Salute Mentale di Genova-Levante dagli anni ’80 al 2011. E’ stato Coordinatore Sanitario dell’Ospedale San Martino-USL XIII. Ha insegnato nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Genova, nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria. Attualmente Docente nella Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica “Il Ruolo Terapeutico” di Genova.
Ecco perché si candida
Dopo quarant’anni di professione nella Salute Mentale Pubblica, sostenuta da una profonda responsabilità civile, e nell’impegno degli ultimi anni nel Coordinamento per Quarto (la rigenerazione e la riconnessione culturale con la città di Genova e dell’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto), ho deciso di rendermi disponibile per portare la mia esperienza, competenza e passione al servizio delle Istituzioni.
Credo che le Istituzioni oggi abbiano bisogno di freschezza e innovazione, tenendo ben presente quei valori che riconoscono a tutte le persone dignità di cittadinanza.
Per questi motivi, mi candido a diventare membro dell’Assemblea elettiva Comunale per portare una visione progressista, capace di innovare nel solco di una tradizione dove la libertà di ognuno possa essere coniugata con l’uguaglianza e l’appartenenza comune ai valori Costituzionali.
Ed ha anche aggiunto:
Alcune persone che mi vogliono bene da tempo mi invitavano a rendere più esplicita, diretta, evidente la mia candidatura.
E allora eccola qua,comprensiva di figurina,foto,qualche titolo “onorifico”e soprattutto la voglia di interpretare,nel caso,il ruolo con la stessa intensità con cui ho vissuto le mie esperienze precedenti.
DICHIARAZIONE MOLTO UFFICIALE:
Per quel che dipende da me, vorrei far parte del CONSIGLIO COMUNALE DI GENOVA.
Ho sempre creduto nell’impegno civile.
Sono sempre stato un uomo delle ISTITUZIONI.
Già quando,dopo l’uscita della legge Basaglia,si trattava di riportare concretamente a casa persone cui erano stato negati i diritti di cittadinanza o quando, subito dopo,si trattava di costruire insieme ad altri servizi di salute mentale che fossero all’altezza dei nuovi compiti.
Personalmente, sconsiglierei a chiunque di porsi al di fuori delle istituzioni.
Si può/talora si deve essere anche molto critici,ma comunque partecipi della casa comune.
Questo volevo dire a margine della mia candidatura. Grazie a tutti.
P.S. Nemmeno io amo gli indifferenti.
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