Afoso pomeriggio estivo. Lo sport a Brolo era già un fenomeno di massa? A guardar la foto sembrerebbe di si. Si correva l’ennesima gara di go-kart su improbabili, ma spettacolari, circuiti cittadini … senza regole!
Anni settanta e ottanta sembra ieri eppure sono passati più di 40anni.
A Brolo si viveva anche di sport. Le bici correvano le notturne sulle mattonelle d’asfalto di un nuovissimo e tirato a lucido quartiere Kennedy.
Braccia rotte per le cadute e qualche rissa tra i clan catensi degli amanti del pedale era routine.
Nella piazza stazione, smontata la rete dei primi incontri di volley – anzi palla a volo – si giocavano le notti d’estate le partite di calcetto.
Uno contro uno, oltre ai portiere.
Piedi scalzi, scommesse di birra, è un imprendibile per tutti Jonny da battere.
CI scendeva tutto il paese.. il lungomare non esisteva ancora.
A Piana, per la festa si correva una sorta di stracittadina, mentre poi si corse anche un paio di volte la marcialonga estiva.
Su e già per il castello e con i proventi delle iscrizioni il comune acquistò un ettaro di bosco sardo per la tutela della fauna dell’isola, donandolo al WWF.
Si provava a giocare anche a tennis.
Un campo in terra battuta, quello di Pietro Gembillo, e poi tanti cortili dove i panni stesi facevano da rete.
Il “muro” per gli allenamenti era dietro il monumento ai Caduti.
Ma a tener banco, mentre d’inverno la Tiger si seguiva, per via dell’austerity che appiedava le domenica, con i bus della ditta Ballato, erano le gare di go-kart.
D’estate venivano organizzate su improbabili circuiti cittadini. Si “volava” nella discesa Toselli, quella del Capob per intenderci, si “allungava” lungo la via Libertà, e poi tutti a zig zag lungo la via Carubbera.
Brolo aveva i suoi campioni. Ninì e Basilio Germanà che con Giovanni Vitale correvano anche lungo le strade dei laghi di Ganzirri, Nino Contipodero, Nino Ricciardello e poi vennero anche i giovanissimi Nino Lenzo e Peppe Giambillari.
Di certo la sicurezza non regnava sovrana in quelle gare sportive.
E la foto lo testimonia.
Ritrae una gara di go-kart – primi anni ottanta – ed in via Carrubbera, un palazzo in costruzione si trasforma in tribuna d’onore: affacciati fino a 15 metri senza protezione tanti, dai grandi ai piccini.
Grandi i brolesi! Alcuni si riconoscono ancora come Nardo Marino e Pippo Manganello.
Dà l’impressione di una gara in India, Bangladesh, o giù di lì!
Altri tempi.
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