Questo il comunicato della Sak Be.
“Noi non ci stiamo e rifiutiamo fermamente che possa esistere la possibilità dell’idea che ciò che è successo sia normale o da sottovalutare”.
In merito al tentativo di estorsione sventato un paio di giorni fa a Brolo, intendiamo quindi esprimere, oltre la solidarietà dovuta alle vittime di questo riprovevole avvenimento, il nostro fermo rifiuto alla turpe prospettiva di un territorio che si vuole debba convivere giocoforza con le logiche di prepotenza e sopraffazione, anticamera tipica dei fenomeni malavitosi.
Quel che è successo a contrada Sirò supera enormemente la soglia di tolleranza per chi intende che sia fondamentale progredire pari passo nella sfera materiale ed in quella della dignità fatta di convivenza, rispetto e giustizia.
Il nostro pensiero e la nostra vicinanza va quindi alle vittime dell’estorsione, agli imprenditori come ai lavoratori dello stabilimento, che dall’ignobile gesto potevano vedere leso il diritto al sostentamento delle proprie famiglie, quindi alle Forze dell’Ordine che con l’esercizio rigoroso della loro missione hanno evitato con anticipo che si potessero porre sotto ricatto le esistenze di così tante persone.
Vicende come queste, in un periodo di recrudescenza del fenomeno mafioso e malavitoso, debbono convincerci a non abbassare la guardia in tema di legalità ed, anzi, a far mancare la terra sotto i piedi a questa vergogna.
Sappiamo come iniziano e come si sviluppano questi fenomeni, sappiamo che la coscienza civile è essenziale per contenerli, vogliamo fermamente che siano debellati”.
Il Direttivo di Sak Be – Circolo ARCI Brolo
Ma in queste ore, a Brolo, complice anche il clima “pesante” dovuto ai furti, ripetuti e tanti, registrati nelle ultime settimane -l’ultimo oggi -, si è apertoun nuovo fronte di dibattito che certamente va attenzionato per il disagio che manifesta.
Un malessere che va discusso ed elaborato, ma certamente l’episodio avvenuto non può essere ridimensionato a “fatto da ragazzacci” ma inquadrato in un ambito deliquenziale in forte movimento su tutta la provincia.
Anche qui partiamo del comunicato che l’amministrazione comunale ha fatto subito dopo gli arresti dei quattro giovani, colti con le mani nel sacco, mentre stavano espletando l’azione intimidatoria e che ha suscitato il commento su facebook.
“Un’operazione che da il segno, come ha sottolineato Salvo Messina, il sindaco di Brolo, di come in maniera efficace l’attività investigativa ha portato a risultati concreti e che è una risposta alla richiesta di legalità che proviene dal cittadino, dall’imprenditore, dalle pubbliche amministrazioni.
Salvo Messina, non ha lesinato elogi al tenente Bruscettari, ed a tutti coloro che hanno coordinato e partecipato alla complessa attività di investigazione, repressione e monitoraggio del territorio condotta in primis dai Carabinieri della Compagnia di Patti e dalla stessa stazione dei militi brolesi.
Nello specifico gli arresti mettono in luce i rapporti tra delinquenza, microcriminalità locale e racket.
Un ramificato complesso di interventi ed azioni dove l’Arma deve mettere in azione tutta la sua intelligence per contrastare il complesso fenomeno delinquenziale.
A Brolo gli investigatori hanno colto i giusti risultati attraverso una intensa attività informativa ed investigativa, e grazie a quest’indagine sono riusciti a cogliere i quattro giovanissimi, mentre stavano “piazzando” nei pressi del cancello di una nota azienda del luogo, il località Sirò, una bottiglia contenente del liquido infiammabile ed una busta con all’interno un biglietto contenente la richiesta di denaro.
I fatti sono accaduto intorno alle ore 22,30.
Salvo Messina, ha espresso il suo compiacimento ed i suoi ringraziamenti per l’azione dei Militari.
Ha sottolineato la sua fiducia verso l’Arma dicendosi convinto e fiducioso che gli stessi agenti potranno risultati soddisfacenti anche per reprimere il fenomeno dei furti che si registrano a Brolo.
Non era comunque un caso che ieri a Brolo c’era presenti sul territorio, un ventina di carabinieri, proprio per vigilare sul territorio.
Il tenente Lorenzo Bruschittari ha voluto sottolineare che il risultato è frutto di un’azione corale di tutta la rete investigativa dell’arma, ha voluto ringraziare personalmente i suoi “ragazzi” , ma ha anche trovato il tempo per evidenziare che risultati importanti si definiscono grazie anche alla denuncia da parte di chi è attenzionato dal racket che deve, senza timore o paure rivolgersi all’Arma per denunciare.
Ha anche affermato che i cittadini devono avere fiducia nelle istituzioni, denunciare e vigilare, creando un rapporto sinergico con chi è propenso al controllo”.
Tra i post a commento anche quello che ha lasciato perplesso il sindaco e tanti, non tanto per la forma ma per quanto esprime tra le righe ed anche per chi (tanti) ha sottolineato il suo consenso con il classico “mi piace”, e tra questi anche chi rappresenta e sbandiera la bandiera della “legalità” e della “difesa delle istituzioni” come ha sottolineato lo stesso Salvo Messina.
il post.
“Presi con le mani nel sacco. plauso del sindaco alle forze dell’ordine.
Carissimo sindaco voglio spendere solo due parole a questa euforia, vi siete resi conto che sono 4 ragazzi che se si presentavano a chiedere il pizzo pure mia nonna a 90 anni con un colpo di bastone li avrebbe cacciati, non scambiamo 4 ragazzi senza un euro per dei malavitosi.
Va bene arrestare dei ragazzi che violano la legge, ma elogiare le forze dell’ordine per questo gesto, come se avessero con tale gesto risolto i guai di una cittadina, mi sembra eccessivo”
Ventidue “mi piace” in poche ore” e da qui la reazione-dibattito.
A commentare infatti è subito il primo cittadino “…. ti stai rendendo conto che stai giustificando 4 ragazzi che si permettono di mettere una bottiglia di benzina di fronte ad un azienda e che scrivono se entrò le 9 non riceveranno 10000 euro contante “scanneranno la famiglia del proprietario ” ….di questo parliamo non di 4 ragazzini senza un euro ….se siamo arrivati che ci sembra eccessivo elogiare le forze dell’ordine che sono rimasti 5 notti per beccarli , attraverso un operazione di intelligence straordinaria ….io credo che forse dovremmo fare tutti una riflessione”.
Quindi la sfilza di commenti.
Citiamone alcuni come quello che puntualizza, e da una chiave di lettura, al primo post.
A scrivere è Sandra: “A volte è davvero facile confondere o percepire male un pensiero.
Nessuno vuole elogiare un tale reato e se leggeste bene le parole del post, chi scrive dice che è giusto che siano stati arrestati, ciò che voleva sottolineare è che questo deve essere un inizio per poter mettere fine ai tanti furti che purtroppo quest’anno hanno colpito il nostro paese.
Crediamo nelle forze dell’ordine oggi che hanno compiuto queste imprese ma dobbiamo crederci anche domani per la vigilanza che da questo momento in poi spero ci garantiscano con più forza e costanza“.
Poi da citare il commento di Michele “… è l’atto in se che non va e credo sia giusto far pesare questa situazione per la gravità sociale che rappresenta.
Per l’appunto, oggi sono 4 ragazzini e domani?
Un altro problema sociale di grande rilevanza è che ormai non ci indigna più nulla, tutto diventa superfluo e si tende a giustificare persino l’inverosimile..
È importante non lasciar passare inosservato il messaggio che chi sbaglia PAGA a prescindere dall’età e dal ceto sociale, sappiamo entrambi che non sempre è così (per questo capisco il tuo punto di vista) ma oggi abbiamo una grande responsabilità, quella di cercare di costruire una realtà migliore di quella che abbiamo e stiamo vivendo e questo possiamo farlo solo noi..
Non esiste più quell’ambiente genuino e maledettamente ingenuo dove siamo cresciuti noi, cerchiamo solo di salvare il salvabile.
Ecco perché il monito del sindaco deve risuonare imponente sulle nostre coscienze, qui non si tratta di politica, qui il discorso va ben oltre…. ” – e lo stesso conclude “Chi ricopre un ruolo istituzionale, come chi ha assunto l’impegno nella tutela di tali atti, come la società civile, a prescindere dall’età, dovrebbe tenere in considerazione l’azione…
Senza cliccare mi piace perché mi pare una cosa ridicola e fuori luogo…
Tali atti vanno indubbiamente condannati e mi stupisce come con tanta disinvoltura si liquida il fatto.. Questo mi fa più paura di 4 ragazzi arrangiati in una sorta di associazione a delinquere… Siamo alla frutta e pensiamo di costruire un futuro migliore… Mah?!?”
Quindi Manuela non ha remore e scrive “questa enorme sottovalutazione della cosa, e i 17 like che stanno sotto questo commento mentre scrivo, sono ancora più spaventosi dell’accaduto in sé.
Non c’è niente da ridere e assolutamente niente per cui fare battute di spirito. se proprio dovevi scrivere un commento, potevi farlo per mostrare vicinanza o almeno indignazione, non per ridere della giusta paura di una famiglia e di una azienda. e non scrivere caro sindaco, perché qui non è di politica che stiamo parlando“.
Santi interviene: “Senza offesa per nessuno, qualunque cosa si fà vien sempre criticata nel “bene e nel male”. Ma chi vulemu a butti china e a mugghieri m’briaca??? Elogio giustamente per l’azione svolta dalle forze dell’ordine ma non han fatto altro che svolgere il loro lavoro“.
E Carmelo aggiunge: “dal mio punto di vista… 4 ragazzacci che a vent’anni fanno una cosa del genere è vergognosa… ma se a 20 anni minacciano di morte, a 30, 40 che faranno??? non penso che diventano santi.
Quindi io faccio i complimenti alle forze dell’ordine e a chi ha denunciato!
Il gesto è di una schifezza vergognosa.. non si possono fare queste cose a chi si guadagna il pane onestamente.. magari se si tratta di 4 ragazzacci come potrebbe essere, la prossima volta evitano di fare queste cazzate…”
Francesco puntualizza, con profondità di analisi “C’ho un’amarezza.. Sicuramente il gesto non è da sottovalutare, ma io non ce la faccio a condannare perché mi sento in parte colpevole. Questo è un fallimento per tutta la comunità“.
Ma forse è Gianluca che coglie l’essenza del tutto: “La domanda è: se dietro ci fosse un organizzazione malavitosa?
Barcellona si sa è il punto di sutura tra la cosca Catanese e Palermitana ….. Un appello quindi, chi abbia indizi parli.
Spero si scavi a fondo, io in primis.
Sapendo qualche cosa io parlerei – dice – Io lo farei, sarà che nella mia vita ho scelto miti come Fava e Alfano piuttosto che Messi e Maradona”.
E Marcello conclude: “che siano stati dei ragazzacci o un’organizzazione criminale si tratta di un atto mafioso e come tale deve essere condannato. complimenti alle forze dell’ordine e soprattutto a chi ha avuto il coraggio di denunciare“.
Di certo quanto è accaduto a Brolo non può essere un caso.
Potrebbe essere un modo per valutare la reazione di chi controlla il territorio?
Un modo per dire o mandare a dire che su Brolo ci sono nuovi equilibri in relazione agli assestamenti che nel mondo malavitoso della provincia “babba” in questi giorni si definiscono a colpi di lupara?
Potrebbe essere l’azienda attenzionata la punta dell’iceberg di un fenomeno estortivo che ritorna in evidenza?
Di certo l’azione dei militari è stata ineccepibile e tempestiva… E forse se ne saprà di più anche nel dibattito di lunedì prossimo, in consiglio comunale, nella seduta straordinaria sull’Ordine Pubblico promossa dall’opposizione consiliare.
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
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