Cronaca

BROLO – Alla Sala Rita Atria ricordando le Giornata Mondiale della Prematurità

L’iniziativa, il 18 novembre, promossa dall’Associazione Amici di Remì è patrocinata dall’amministrazione comunale brolese.

Una “Festa” quella che l’associazione Amici di Remì ha pensato di organizzare nella giornata dedicata alla “Prematurità”.

Dalle ore 16, alla sala Rita Atria di via Marina, tra animazioni, zucchero filato, popcorn, gonfiabili, e giochi sarà l’occasione d’incontro ed anche di conoecnza tra genitori che hanno vissuto quest’esperienza.

Infatti nel mondo 1 bambino ogni 10 nasce prematuro, vale a dire prima del termine; si tratta di soggetti di frequente più fragili che necessitano di cure specifiche e attrezzature mediche complesse e appropriate.

Ed è questo l’obiettivo dell’associazione che ne tempo ha già effettuato donazioni e acquistato attrezzature donandole all’ospedale pattese.

A questi bimbi – i prematuri – è dedicata la Giornata mondiale della Prematurità che si celebra in tutto il mondo sabato 17 novembre – a Brolo si festeggerà il 18 – con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della nascita pretermine e sui rischi a essa correlati, informare sulle strategie di prevenzione, incentivare la ricerca scientifica sull’identificazione delle cause e sulle strategie utili a prevenirla, promuovere una cultura attenta sia al bambino che alle famiglie.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno nascono nel mondo 15 milioni di bimbi prematuri.

Si stima che circa 1 milione muoia per l’assenza di semplici strategie assistenziali di primo livello, misure che potrebbero salvare 3 neonati su 4. La prematurità costituisce la causa più frequente di decesso nel primo anno di vita.

“I grandi prematuri – spiega il direttore della Neonatologia Giancarlo Gargano di Reggio Emilia in una recente intervista – hanno un elevato rischio di esiti a breve e lungo termine per l’instaurarsi di patologie croniche che possono interferire sullo sviluppo successivo psico-motorio e sensoriale. Oggi però grazie alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico, nel mondo occidentale sono largamente migliorati sia i tassi di sopravvivenza che la qualità di vita dei bambini sopravvissuti. Moltissimi dei nati prematuri, in virtù di una assistenza intensivistica di elevato livello, integrata con una cura “umanizzata e coccolata” presentano uno sviluppo neurologico e psicologico nella norma”.

 

 

Redazione Scomunicando.it

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