Un incontro per fare il punto della situazione, mancano solo alcuni dettagli irrilevanti ai fini della sicurezza della viabilità, ma soprattutto per complimentarsi a vicenda, per l’impegno profuso, ognuno per la sua parte, e per l’ambito di competenze, affinchè i tempi imposti dal bando di appalto siano stati rispettai in cronometrica tempistica.
Quindi a Brolo, sulla rampa lato monte dello svincolo autostradale, ora mancano solo alcuni dettagli, estetici e non tecnici, per dire che i lavori sono completati.
Un lavoro complesso di palificazione e di recupero del tracciato stradale, con un impegno economico rilevante, 2.979.076,00 euro, realizzato dalla consociata R.T.I. Rossi Enzo costruzioni e Bruno Teodoro spa (l’impresa che ha realizzato l’opera).
Nel 1985 e 1986 si registrò la 1° campagna di indagini geognostiche che determinarono , nel 1988 un progetto dì consolidamento; poi mentre le condizioni viarie dello svincolo brolese, diventavano preoccupanti, tutto si fermò, e nel tempo andò avanti solo il fronte franoso.
Solo nel 2006 si arrivò alla redazione di un progetto esecutivo che nell’ottobre del 2007 venne approvato dall’ Anas che poi, nell’ aprile 2009, esperì il bando di gara.
Nell’ottobre del 2009 si registrò la costituzione ufficio direzione lavori e l’aggiudicazione definitiva dell’appalto, che determinò nel febbraio del 2010 l’avvio dei lavori promessi da tanti, una chimera per alcuni, realizzati come ha sottolineato Salvo Messina “solo perché si è riusciti a far convivere, senza ombrelli protettivi, il buon senso e la tecnica, la progettazione e la voglia di fare, la capacità imprenditoriale e la serietà amministrativa”.
Nel dettaglio i lavori che hanno permesso oggi allo svincolo brolese, uno degli snodi autostradali più importanti dell’intera tratta Messina Cefalù, per il bacino di utenza che serve e per il flusso veicolare che giornalmente comporta, e che è stato per lunghi periodi chiuso al traffico, o interdetto ai veicoli pesanti compresi i grandi bus turistici con una ricaduta verticale dell’immagine e dei servizi turistici di questi luoghi, possono riassumersi in un dettaglio tecnico che certamente da il senso dei lavori eseguiti e dell’impegno delle maestranze professionali impegnate.
Questi sono:
Realizzazione della Paratia al piede del pendio al bordo dell’autostrada e dell’innesto per Patti – pali dim.1500 h 14 mt
Il Banchinamento (muri con terre rinforzate)
Il Mailing dell’area interessata mediante chiodatura del terreno con pali dm.1500 h. 18 mt a quinconce su 7 file e demolizione dei muri di sostegno dissestati a monte rampa per Brolo e sostituzione con rilevato autoportante in terre rinforzate
A questo bisogna aggiungere la sistemazione strada vicinale Cardillo, gli impianti di illuminazione e la sistemazione delle zone verdi.
Salvo Messina al termine dell’ultimo sopralluogo ha voluto ringraziare i vertici del Consorzio Autostradale per la disponibilità avuta, in particolare il Direttore dei lavori dott. ing. Alfonso Schepisi; l’ ing. Gaspare Sceusa , responsabile del procedimento, l’ assistente di cantiere sig. Salvatore Zumbino; l’impresa Bruno che ha eseguito i lavori, ma anche l’ing Giuseppe Letizia che costantemente ne ha monitorato lo svolgimento dei lavori ed ha aggiunto “un ringraziamento generale va anche a tutti quanti in questi anni hanno avuto a cuore le sorti dello svincolo autostradale di Brolo, e mi riferisco sia alla componente politica, che in maniera trasversale senza sbandierare vessilli partici, in campo regionale e nazionale ha sollecitato gli interventi tecnici risolutori; agli amministratori e commissari del Cas che hanno seguito o attivato le procedure per i lavori, alla stampa che ha sempre tenuto accesi i fari sul problema della viabilità dello svincolo brolese .
Per completare il quadro della riqualificazione dello svincolo di Brolo bisogna anche citare i lavori che già prima della fine dell’anno vedranno la realizzazione di una grande rotonda viaria, che migliorerà l’accesso ai caselli, riducendo i rischi, per la viabilità dei pericolosi incroci che attualmente caratterizzano l’innesto tra il raccordo della ss113, e le vie provinciali e comunali nell’area di Piana Alta.
Massimo Scaffidi Militone
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