Un’idea, come dice Antonio Traviglia, che deve coinvolgere tutte le associazioni culturali, artistiche, i sodalizi sportivi e ricreativi di Brolo e dintorni.
Perché l’idea è quella di creare un borgo senza confini nè barriere (anche nel senso architettonico), dove cultura significa anche gastronomia, vini, musica e teatro.
In questi giorni ha fatto un sopralluogo nel borgo anche Lucia Sardo, oltre ai ragazzi di Parco Jalari, a gente di Teatro e Cinema, per studiare la fattività di questo progetto artistico che si lega alle prossime edizioni della Festa del Mare e del Musikula.
Obiettivo di questo contenitore sarà quello di far arrivare da tutta la regione gli appassionati di musica popolare e world alla ricerca di luoghi e sonorità sempre interessanti e stimolanti, dove ci sarà spazio per film, workshop di danza popolare, le presentazioni bibliografiche e discografiche, con la formula delle sezioni con la voglia di coinvolgere l’intero paese e le sue attività economiche e turistiche.
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