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Brolo “Gelato Expo” – Chi ci sarà!

Sarà festa con il Bar dei Portici, il Bar Svincolo il Bar Elite l’Antica Panetteria, Nord Sud Creperia, il Bar Camelia (Bar Sport), il Central Bar e la Raffaele Pasticceria.

Sono queste magnifiche otto realtà che hanno aderito, accettandone anche il protocollo di qualità, all’iniziativa dell’Associazione Carristi di Brolo.

Si inizia il 5 giugno (venerdì) ma la vera festa, sul corso di Brolo, sarà domenica, con l’apertura al pubblico degli stand, i gonfiabili per i più piccini e sopratutto tantissimo gelato da degustare.

Il gelato è uno dei dolci che affonda le proprie radici nell’antichità.

In particolare gli antichi Arabi in Sicilia usavano mescolare la neve dell’Etna a succhi di frutta, ottenendo così una bevanda ghiacciata semi-solida.

Allo stesso modo anche l’imperatore Nerone era solito far portare dai suoi schiavi neve a Roma, addolcendola poi con miele e frutta.
L’invenzione del gelato, come lo conosciamo oggi, si fa tuttavia risalire all’Italia del secolo XVI.

Uno dei personaggi che diede sicuramente maggiore impulso a tale specialità dolciaria fu il siciliano Francesco Procopio De Coltelli, il quale nel 1686, perfezionando una ricetta per la preparazione del sorbetto (introdotta in Sicilia dai Musulmani), dopo aver diffuso il consumo di gelato nella propria terra natia aprì a Parigi il famoso Cafè de Procope.

Brolo negli anni con i suoi maestri gelatati ha affinato tecniche e elaborazioni del prodotto.

I meno giovani ricordano ancora i coni di “Donna Rosa”, i “sorbetti del Bar Italia, quello di Don Nino Contipodero, e poi i gelati di Don ‘Ustino “U lentu” e l’indimenticabile triciclo ripieno di pozzetti di gelati di Melo e Basilio Lo Vercio, delizia dei pomeriggi estivi caldi e assolati (nella foto in altro tratta dall’archivio storico dei Pidonti).

Una tradizione del gelato brolese che è cresciuta negli anni, facendo affermare, nell’immaginario collettivo, questa terra come quella dove si poteva gustare un buon gelato tutto l’anno.

Così più o meno quindici anni fa nasce a Brolo la prima vera e propria festa del Gelato, “cento gusti per un giorno”.

Fu un successo, sotto le telecamere del network nazionali, tra miss a far da testimonial, e attrazioni – vennero in tanti a filmare questa delizia –  e la festa crebbe diventando evento.

La tradizione del gelato artigianale, come quella della buona pasticceria, viene tramandata – anche qui – di padre in figlio, “rubata” dai ragazzi a bottega, contribuendo a far crescere questa arte  che il prossimo 7 giugno a Brolo avrà il suo trionfo.

Infatti l’associazione dei carristi brolesi ha voluto innovare la “Festa del Gelato”, cambiarne la formula, dinamicizzarla in un’ottica che guarda al futuro.

Ad animare gli stand ci saranno:

– Bar dei Portici – uno dei primi ritrovi locali, tra caffè speciali e conetti, a dar l’input del costruire la storia del nuovo gelato brolese.

– Bar Svincolo – biglietto d’ingresso del paese e delle sue delizie dolciarie. Uno dei bar – anagraficamente parlando più giovani di Brolo – Ottimi prodotti, tanta cortesia diventano tra le caratteristiche vincenti di questo ritrovo.

– Bar Elite – Raccoglie la tradizione maturata nelle gestione del vecchio “Sicilian Bar” e poi dei ritrovi estivi sul lungomare. Oggi – specializzato in aperitivi – produce un gelato di qualità che lo rende “principe” anche nelle torte e negli spongati.

– Antica Panetteria – Non è un bar, ma sforna cornetti e brioches che si abbinano perfettamente con le colazioni e le degustazioni di gelati e granite.

– Nord Sud Creperia – Anche qui non si tratta di un bar tipico, ma le crepes al gelato che elabora sono tra le più gettonate della riviera e poi si gusta quello buono, parlando di gelati, nel lido che ha aperto sull’arenile di Brolo …

– Bar Camelia – Una volta era noto solo come “Bar Sport”. E’ stato il primo vero bar, in veste moderna, che Brolo ricorda, questo negli anni settanta.

I Camelia d’origine barcellonese hanno fatto conoscere anche sui Nebrodi, gusti particolari come il “riso nero”. Oggi questo bar – totalmente rinnovato – è un punto d’incontro per tanti.

– Central Bar – Forse nell’immaginario collettivo locale è il “punto colazione d’eccellenza”.

I Gelati e le granite diventa un tutt’uno con l’offerta dei rustici e dei panini, ottimi sostitutivi per un pranzo veloce.

Fra non molto trasferirà l’esperienza maturata nella gestione in un lido estivo… staremo a vedere (impazientemente).

– Raffaele Pasticceria – Un attrattore generale per chi ama la buona pasticceria. Antonio sperimenta quotidianamente gusti nuovi, innova un’arte secolare, ne fa un piacere… Non si può non degustare i suoi gelati, buoni e speciali quelli a base di frutta… Non c’è meglio di più.

Ma in questa carrellata non si possono escludere gli altri bar e i maestri gelatai brolesi che non hanno aderito a quest’iniziativa e che non saranno presenti nei gazebo allestiti sul corso.

Godranno lo stesso della Festa, ne avranno vantaggi e benefici…

Ci saranno – è un augurio – forse in un ‘altra edizione.

E comunque il loro gelato, a partire da quello di Armando, sino ai bar della Marina rimane sempre un fiore all’occhiello dell’offerta del “Buon gelato brolese”.

E uno ricordo deve andare anche ai “bar” storici che non ci sono più.

Già ricordati i tre bar del corso: quello di Don Nino Condipodero, di Donna Rosa -lo gestiva con Basilio Scaffidi suo marito – e del signor Agostino poi ceduto “all’avvocato” suo figlio (oggi al suo posto c’è il Bar Central).

Un bar – quello dell’avvocato – che vendeva anche sigarette, con la sala bigliardi, e che non chiudeva mai, che accoglieva contrabbandieri, banditi, perdigiorno che vivevano di notte e ragazzacci che amavano far tardi…

Ed ancora, il Bar di Piana di Don Cono e della signora Nicoletta, quello dei Campo, il già citato Sicilian Bar,  che prima ancora era della “Ugghiulara”, il Chioso di piazza Mirenda, il Bar Libertà e poi, anche se non di Brolo, in quanto non ricadenti su questo territorio, quello di Fortunato a Ponte di Naso, maestro della granita a limone – oggi gestito dal figlio Jesus – , e l’altro, a Gliaca di Piraino, di Don Brasi..  re del gelato nocciola.

Ed infine – per chiudere questo tour forzato che innalza la glicemia – la pasticceria di Carmelo Denaro, messinese verace che a Brolo fece conoscere le granite alla “messinese” e le bontà che uscivano dai frigoriferi di Capitti, forse la prima pasticceria, che si affacciava sulla via Libertà prima di trasferirsi sul corso, che formò tanti  da garzoni a pasticceri e che a loro volta sono gli attuali protagonisti della prossima festa.

Protagonisti di questo Expo, oltre ai sopraddetti “Magnifici Otto” anche i ragazzi di vari istituti alberghieri e quelli che frequentano quello di Brolo coinvolti negli stages tecnici e di formazione professionale e presenti – domenica – negli stand.

Per l’Associazione Carristi Carnevale Brolese che sta curando, dopo averlo progettata, questa manifestazione, l’obiettivo finale è quello di gettare le basi per dar vita ad un “gelato di qualità”, quasi un marchio Doc di un prodotto qualificante e indicativo del paese.


La Redazione

 

Redazione Scomunicando.it

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