Un segnale concreto di attenzione alla memoria storica e all’identità collettiva brolese arriva dalla Regione Siciliana: Sollecitati dall’amministrazione comunale arriva un decreto, emanato dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana,che dispone un finanziamento di 33.750 euro per il restauro del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale di Brolo.
per ricordare 21 soldati morti nella Grande Guerra
L’intervento, richiesto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, è volto alla riqualificazione di un simbolo che da oltre un secolo custodisce la memoria del sacrificio dei soldati brolesi nella Grande Guerra. Un’azione che va ben oltre il semplice recupero architettonico: è un gesto di rispetto verso la storia e le generazioni passate, ma anche un modo per parlare alle nuove, attraverso i luoghi della memoria.
la soddisfazione dell’assessore Nuccio Ricciardello
Soddisfatto Nuccio Ricciardello, assessore comunale che di questo recupero storico aveva fatto un vanto già durante la campagna elettorale e che ora ringrazia tra i tanti anche l’architetto Antonino Spanò Greco, Dirigente della Soprintendenza ai Beni Culturali Di Messina, l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato e gli uffici di sua diretta collaborazione e l’assessore regionale al turismo Elvira Amata per l’impegno che dimostra quotidianamente per Brolo.
Il decreto – firmato dall’architetto Giuseppe Alongi, dirigente del Servizio 7 – prevede che i lavori vengano appaltati secondo le norme sui contratti pubblici, sotto la supervisione della stessa Soprintendenza. Il restauro dovrà concludersi nei tempi previsti dal cronoprogramma allegato alla richiesta.
Il Monumento ai Caduti di Brolo, (e non al milite ignoto come spesso si intende) risale ai primi anni dell XX secolo, quandoil consiglio comunale del tempo ne deliberò la costruzione. Era il 16 novembre del 1918 è da sempre un punto di riferimento nelle commemorazioni civili e militari. Ritenuto tra i più belli realizzati in Italia, anche perchè non enfatizza la guerra ed il gesto guerresco ma porta a meditare sul dolore che questa comporta tra militari e civili.
Questo restauro sarà anche l’occasione, dice Nuccio Ricciardello, per ricordare, inserendolo nella lapide dei caduti, anche Antonino “Nino” Speziale di Basilio, che morì a Lanciano il 2 dicembre del 1918. Una delle ultime vittime della Grande Guerra.
Infatti la guerra era finita poche settimane prima, ma lui ferito in battaglia, “dopo aver ricevuto i conforti della fede” lì morì.
Un “eroe” broloese dimenticato.
Il suo nome non figura sulla lapide che ricorda il sacrificio dei brolesi nella “Grande Guerra”.
Infatti il consiglio comunale del tempo aveva deciso di far erigere la lapide dopo pochi giorni dalla proclamazione della vittoria e prima che la notizia della sua morte giungesse a Brolo.
La lettera con la quale il suo comando comunica alla famiglia il decesso – il certificato è firmato dall’aiutante di sanità Nicola Marino – parla di conseguenze nefaste di una broncopolmonite, ma c’è chi ricorda che al tempo si disse che era rimasto ferito durante la battaglia. Poi la sua salma non tornò in Sicilia, ma venne inumata nel Sacrario di Redipuglia, insieme migliaia di suoi commilitoni che si batterono per una guerra che difficilmente compresero.
Ricordandolo
Antonino “Nino” Speziale di Basilio (nella foto, a sinistra con i baffi più folti) era nato il 28 Agosto 1886 a Brolo ed era un Soldato del 133° reggimento di fanteria. Faceva parte della Brigata Benevento ed era partito il 7 giugno da Napoli per raggiungere le prime linee reggimento di fanteria. Tra le ultime missioni c’era stata quella di agire oltre Isonzo, conquistare una quota 118, che lui mai raggiunse.
Quindi divenne il 21° brolese, che venendo da questo borgo marinaro andò a morire, a combattere, ad andare all’assalto sui campi e nelle trincee del trentino e del veneto.
Ecco i brolesi Caduti della Grande Guerra
Vincenzo Agostino Gasparo, Antonino Busacca, Gennaro Caruso, Basilio Castrovinci, Natale Catania, Antonio De Luca Cardillo, Carmelo De Luca Cardillo, Antonino Aliberto, Antonio Gentile, Giuseppe Gentile, Paolo Giuliano, Vincenzo Magistro, Basilio Mancuso, Costantino Merenda, Gaetano Onofaro, Carmelo Ricciardello, Cono Speziale, Basilio Starvaggi, Calogero Terranova, Carmelo Tripi, ed anche Antonino Speziale di Basilio.
il restauro apre la strada per altri recuperi della memoria
Quest’intervento si inserisce in un più ampio impegno di questa amministrazione, dice Nuccio Ricciardello, nel preservare e valorizzare quegli atti che raccontano la storia di una comunità, rappresentando le sue radici e i suoi valori fondanti.
E conclude: “speriamo di poter recuperare tutto l’archivio storico comunale, o almeno quello che è rimasto, digitalizzandolo e conservandolo, evitando che se ne disperda il ricordo”
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