Debiti e rifiuti trattegiano, da subito, lo scontro del nuovo corso amministrativo di Brolo.
Le avvisaglie si erano tutte colte nella parte finale della seduta consiliare di lunedì scorso, la prima della nuova amministrazione, durante lo scontro verbale tra il neo presidente Giuseppe Miraglia ed il consigliere di minoranza Ada Agnello che supportava il suo capogruppo Cono Condipodero.
E si paarte proprio da qui.
Infatti, poi, Ada tornava alla carica, anche con foto e post su facebook, partendo proprio da quello scontro dialettico dove – per lei – gli era stata negata – e lo scrive nella nota alla stampa – “la possibilità di poter esprimere il mio intervento durante la seduta del primo consiglio comunale, e in autotutela sulla considerazione per la quale io non abbia “la più pallida idea” di cosa stia parlando, comunico quanto segue, lasciando a voi lettori la libertà di giudicare. – quindi dice il consigliere comunale – Cercherò di utilizzare una terminologia di facile comprensione in modo che tutti i cittadini possano farsi un’idea chiara sull’argomento in questione”.
Per Agnello l’importo dell’affidamento del servizio sui rifiuti è di poco superiore i 224mila euro per la durata di 90 giorni e quindi, “il costo per un anno ammonterebbe a 780mila euro”. Importo che lievita “fino a un milione e 80mila euro se si considera il conferimento in discarica”.
Quindi:“il ruolo sulla tassa dei rifiuti, ammonta a 510mila euro per l’anno 2013”, questo comporta che “nel 2014 vi sarà una scopertura di 570mila euro”.
Con queste numeri l’amministrazione attiva, per Ada Agnello, “dovrà raddoppiare di fatto l’importo delle bollette per coprire i costi del servizio”.
Ma per l’opposizione bisogna considerare anche che “la ditta che esegue il sevizio non ha rispettato nei mesi passati, e continua a non rispettare oggi, tutti gli adempimenti previsti dal relativo capitolato d’appalto”.
Un’accusa grave e l’indice si punta non solo relativamente allo svuotamento cassonetti, ma anche per quello che riguarda lo svuotamento cestini e spazzamento manuale e meccanizzato.
Una situaizone che per il Gruppo di noi “Per Brolo” autorizzerebbe la risoluzione anticipata del contratto che “sarebbe sicuramente un bene per la cittadinanza visto lo stato vergognoso in cui si trovano i cassonetti e le strade del nostro paese, per di più in prossimità dell’arrivo della stagione estiva e dell’aumento esponenziale della produzione dei rifiuti”.
La stessa consigliere comunale evidenzia “L’amministrazione che ha rinnovato l’affidamento della raccolta rifiuti alla stessa ditta e la situazione continua a peggiorare tanto da definirsi vergognosa”- concludendo – “La mia non vuole essere una sterile polemica, bensì un modo per incalzare l’amministrazione a verificare costantemente che l’espletamento del servizio avvenga nel pieno rispetto del capitolato d’oneri, poiché è mio dovere garantire che i cittadini paghino solo ed esclusivamente per i servizi resi e che questo splendido paese possa avere il decoro e la pulizia che merita”.
L’amministrazione comunale – maggioranza e giunta vicina ad Irene Ricciardello – annunciando da subito una relazione-risposta su quanto asserito dall’opposizione comunale redatta non solo sotto l’aspetto “politico” ma anche sotto quello “tecnico”, quindi coinvolgendo uffici e servizi, e si è riservata di replicare “numeri alla mano” al comunicato di Ada Agnello.
Rassicurando – da subito – i cittadini sulla qualità del servizio che riceveranno, sull’osservanza della normativa, sul loro vigiliare sull’attuazione del servizio, sull’intendimento dell’amministrazione di attivarsi per la risoluzione ottimale del servzio con il minor esborso di denaro per la collettività.
Domani ne sapremo di più, mentre è chiaro che l’aria politica a Brolo, diventa già torrida.
Ed intanto oggi – domenica 15 giugno – molti rappresentanti dell’esecuitivo e della maggioranza hanno fatto un sopralluogo presso l’area del depuratore consortile dei liquami per appurarne il funzionamento – risultato perfetto e nei canoni della funzionalità – del centro.
Qui Irene Ricciaredello ha anche incontrato il suo collega sindaco di Piraino, Gina Maniaci, durante la visita di controllo.
Un atto dovuto dopo l’allarme scaturito dalla denuncia di alcuni cittadini che segnalavano la presenza di liquami galleggianti lungo la costa.
Di certo provenienti da ambiti “”ben distanti” dal depuratore consortile.
E su questo, hanno detto tutti, all’unisono, è tempo di far chiarezza.
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