in seduta ordinaria del Consiglio Comunale i consiglieri approvano all’unanimità la mozione “L’Italia ripudia la guerra” – Art. 11 della Costituzione.
“Condanniamo tutte le guerre, sì alla cultura della pace”
Il Consiglio comunale di Brolo, riunito nei giorni scorsi, ha approvato all’unanimità una mozione che condanna fermamente ogni forma di guerra e riafferma i principi universali di pace, tutela dei civili e solidarietà tra i popoli.
L’iniziativa, partita dal gruppo di maggioranza con la mozione depositata agli atti del consiglio da cinque consigliere, sembra essere una conseguenza diretta di quanto nei giorni passati era venuto fuori dal dialogo tra il consigliere di maggioranza Alessandra Gagliardo e Giuseppe Miraglia, consigliere d’opposizione e segretario locale di Fratelli d’Italia, che aveva sollecitato sul punto un’intesa unitaria, poi formalizzata nell’approvazione congiunta di un documento che ha accolto, nel confronto, anche l’interazione ed alcuni spunti provenienti dalla stessa opposizione.
Un passaggio importante e simbolico, in considerazione che la stessa opposizione, ad avvio di seduta, ha tenuto il piedi il numero legale per l’approvazione dell’unico punto inserito all’odg e che riguardava proprio la questione della guerra, della pace, ed il riconoscimento dello stato palestinese.
Un risultato non scontato, raggiunto – come hanno sottolineato diversi interventi, in un consesso politico amministrativo variegato – dove c’è sindaco leghista ed anche onorevole del Carroccio all’Ars, una lista di maggioranza espressione di una coalizione civica, con una forte presenza di esponenti del pd e rappresentanti iscritti o vicini di FdI, un’opposizione caratterizzata dal ruolo del segretario locale di Fdi e da un’esponente legata alla DC – che mettendo da parte divisioni politiche si sono unite di fronte a un tema “così importante e universale”.
Il testo della mozione
Nel documento approvato – prima firmataria della mozione è stata il consigliere Alessandra Gagliaro, pubblicato in calce all’articolo – si richiama l’articolo 11 della Costituzione italiana, che sancisce il ripudio della guerra. In aula si è sottolineato come il 2024 abbia segnato, secondo il Global Peace Index 2025, il numero più alto di conflitti armati a base statale dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: 59 in tutto il mondo.
La mozione prende posizione contro tutte le guerre in corso – dal Medio Oriente all’Ucraina, fino ai conflitti “dimenticati” – e ribadisce il diritto universale dei popoli alla pace e all’autodeterminazione.
Particolare attenzione nel dibattito un aula è stata rivolta alle popolazioni civili, in particolare bambini, donne, anziani e disabili, spesso prime vittime di violenze e privazioni.
Gli impegni per Brolo
Il Consiglio ha impegnato Sindaco e Giunta ad attivarsi, in collaborazione con le autorità competenti e il terzo settore, per l’eventuale accoglienza di minori profughi provenienti dalle aree di guerra – come fatto in passato per la realtà dell’Ucraina, a promuovere entro l’anno un evento pubblico o una giornata di riflessione, aperta a cittadini e scuole, dedicata alla pace e ai diritti umani; ed a esporre in modo permanente presso il municipio un simbolo della pace, come gesto di sensibilizzazione civica.
Proprio il coinvolgimento delle scuole è stato uno dei punti qualificanti del confronto come la proposta della minoranza, attraverso un emendamento presentato dai consiglieri Sara Ceraolo e Giuseppe Miraglia, di istituire una giornata nelle scuole dedicata all’educazione alla pace, convinti che “la cultura della non violenza si costruisca soprattutto partendo dai più giovani”.
Le reazioni dell’opposizione
«Quello che avevamo da dire sulla necessità di condivisione e di unità istituzionale lo abbiamo espresso in consiglio comunale – ha dichiarato Miraglia – con la speranza che in futuro si possa essere più uniti su argomenti così importanti». «Stasera abbiamo discusso e approvato una mozione unitaria – ha commentato la consigliera Vittoria Cipriano – equilibrata, senza strumentalizzazioni politiche, che coglie il dramma delle vittime civili palestinesi, la questione delicatissima degli ostaggi israeliani e l’anelito a una pace possibile e duratura. Il nostro pensiero va, a cominciare dai bambini, alle migliaia di persone che soffrono nei territori martoriati dalla guerra e che necessitano al più presto di un cessate il fuoco».
Pur non avendo competenze dirette in materia di politica estera, il Consiglio comunale di Brolo, diretto dall’avvocato Mimmo Magistro, ha voluto esercitare quel ruolo educativo e simbolico che spetta alle istituzioni locali, riaffermando che la pace è un valore fondante della convivenza democratica. Un gesto che, pur partendo da un piccolo centro dei Nebrodi, lancia un segnale che attraversa confini e distanze: la pace si costruisce insieme, e inizia dalle comunità.
Mozione: “L’ Italia ripudia la guerra” — Art. 11 della Costituzione
Premesso che: articolo 11 della Costituzione italiana recita che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”; in diverse aeree geografiche, dall’Europa al Medio Oriente, sono da tempo in atto cruenti conflitti che vedono gravemente coinvolte le popolazioni civili; la situazione che si sta determinando nella Striscia di Gaza a causa del conflitto israelo-palestinese in corso, desta ogni giorno sempre maggiore preoccupazione nella comunità internazionale;
Considerato che: Il protrarsi del conflitto in Medio Oriente ha causato e continua a causare un drammatico numero di vittime civili, tra cui moltissimi bambini, e una grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Come stimato da UN Women (ONU), 28 mila donne sono morte a seguito dei bombardamenti, ma anche di parto o per fame, violenze e mancanza di servizi essenziali. Molte madri hanno lasciato famiglie devastate e ad oggi i minori orfani si stimano in circa 39 mila. Dall’inizio del conflitto sono stati uccisi oltre 15 mila bambini; anche la crisi sanitaria nei territori di Gaza diventa sempre pit allarmante, in quanto frequenti raid aerei colpiscono ambulanze, operatori e presidi sanitari, rendendo inagibili molti ospedali e soccorsi alla popolazione civile; Persiste la detenzione degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, in aperta violazione del diritto internazionale umanitario
La popolazione civile di Gaza vive in condizioni di assoluta emergenza, sottoposta a bombardamenti, assedi, sfollamenti forzati e privazione dei beni primari, con un accesso gravemente limitato agli aiuti umanitari; I’Unione Europea deve impegnarsi per lavorare, in seno alla comunità internazionale, per costruire una pace giusta e duratura; la Comunità internazionale ha il dovere morale e giuridico di intervenire, anche a livello diplomatico e umanitario, per proteggere la popolazione civile e promuovere una soluzione pacifica del conflitto;
– in un contesto globale segnato da crisi umanitarie e violazioni sistematiche dei diritti umani, é dovere delle istituzioni italiane, a tutti i livelli, agire in coerenza con i valori costituzionali di pace e tutela della dignità umana, che sono principi fondamentali e universali non negoziabili.
SI PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE:DI BROLO DI DELIBERARE QUANTO SEGUE:
Si Impegna il Comune a:
1. Sostenere tutte le iniziative volte a esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco da parte di tutte le parti in conflitto; la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas; la liberazione della popolazione civile di Gaza da una condizione di assedio, violenza e privazione di diritti fondamentali;
2. Ad avviare ogni interlocuzione con le Istituzioni nazionali per garantire la fornitura continua, rapida, sicura e senza restrizioni di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
3. Aderire ufficialmente alla campagna “RIPUD1A” promossa da Emergency, che richiama al rispetto dell’articolo 11 della Costituzione e alla necessita di un’Italia coerente con i principi di pace e giustizia tra i popoli.
4. A trasmettere la presente mozione al Governo Nazionale, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Camera dei Deputati e al Sentato della Repubblica, alla Regione Siciliana, all’ ANCI e alle autorità diplomatiche competenti, affinché anche a livello nazionale e regionale venga data priorità assoluta alla costruzione della pace e al rispetto del diritto internazionale.
Giuseppe Miraglia – il commento
«Il dibattito in aula sul tema è stato intenso e articolato. Quello che avevamo da dire sulla necessità di condivisione e di unità istituzionale di fronte a questioni di questo rilievo lo abbiamo espresso in consiglio comunale, con la speranza che in futuro si possa essere più uniti su argomenti così importanti e universali. Noi consiglieri di minoranza abbiamo affrontato la questione con la massima sensibilità e serietà, tanto che la seduta si è potuta svolgere al primo appello proprio grazie alla nostra presenza: senza di noi, i soli numeri della maggioranza non lo avrebbero consentito. Accogliamo con favore che sia stato recepito e fatto parte integrante della proposta, un emendamento mio e della consigliera Sara Ceraolo in particolare l’idea di organizzare una giornata nelle scuole dedicata all’educazione alla pace. Crediamo infatti che la cultura della non violenza si costruisca soprattutto partendo dai più giovani, con iniziative concrete e partecipate.»
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